Qatar. Fine dell’embargo, ripresi i rapporti con i paesi del Golfo

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In occasione del vertice del Consiglio di cooperazione del Golfo, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Egitto hanno deciso di normalizzare i rapporti con il Qatar. Lo hanno annunciato ai media il ministro degli Esteri Saudita Faisal bin Farhan ed il collega emiratino Anwar bin Mohamed Gargash, ma la cosa era già nell’aria dopo che era stato invitato a prendere parte al vertice l’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al Thani.
Nel 2017 i paesi del Golfo avevano accusato il Qatar di sostenere il terrorismo (in realtà si trattava dei Fratelli Musulmani) nonché l’Iran sciita, ma era palese fossero scuse futili dal momento che bene o male nessun paese del Golfo può affermare di non prestare appoggio a gruppi estremisti se non jihadisti, basti pensare alla guerra di Siria. Il Qatar era stato così sottoposto ad embargo, ma in suo soccorso era venuto l’Iran portando approvvigionamenti alimentari e garantendo il proprio spazio aereo per le linee civili.
Già ieri l’Arabia Saudita ha riaperto i confini, ma è da notare che più dell’embargo, che di fatto non è servito a nulla, ha portato frutti la mediazione del Kuwait e degli Usa.
Con una nota la Farnesina ha reso noto che “L’Italia accoglie con grande favore gli esiti del Vertice del Consiglio di Cooperazione del Golfo del 5 gennaio con l’adozione del “Manifesto di Al Ula”, che segna l’avvio della normalizzazione dei rapporti in seno all’Organizzazione, e l’annuncio della riapertura dello spazio aereo saudita con il Qatar. La ricomposizione della disputa interna al Consiglio di Cooperazione del Golfo è una premessa fondamentale per una accresciuta stabilità e sicurezza nella regione.
Esprimiamo apprezzamento per gli ininterrotti sforzi di mediazione del Kuwait, l’impulso fornito dagli Stati Uniti e l’impegno costruttivo delle parti per il superamento della controversia, un obiettivo che l’Italia ha sempre sostenuto con convinzione”.