Qatar. Nonostante la crisi diplomatica gli Usa vendono altri F15

di C. Alessandro Mauceri

Nel mondo di oggi i soldi non hanno colore né tanto meno bandiera. Così a pochi giorni dall’annuncio di numerosi paesi del Medio Oriente vicini agli Usa di procedere all’embargo e di sospendere i rapporti diplomatici con il Qatar, le autorità statunitensi hanno reso noto di aver sottoscritto con questo paese un accordo che prevede la fornitura di 36 caccia F-15 americani. A confermare la notizia è stato il segretario alla difesa statunitense Jim Mattis insieme al ministro della difesa qatariota Khalid al Attiyah. L’accordo prevede una spesa di 12 miliardi di dollari per il Qatar. Un affare che secondo il Pentagono “darà al Qatar lo stato dell’arte sulla capacità e cooperazione sulla sicurezza e interoperatività con gli Stati Uniti”, secondo quanto ha riportato Bloomberg.
In realtà già alla fine del 2016 il Congresso aveva approvato la vendita di 72 F-15s al Qatar per un valore di 21 miliardi di dollari e numerosi altri mezzi da guerra tra cui 28 F/A- 18E/F Super Hornets, con l’opzione di aggiungerne altri 12.
In Qatar attualmente stazionano 10 mila militari americani.
Altri F-16 Fighters costruiti sempre dalla Lockheed Martin Corp dovrebbero andare invece al Bahrain, uno dei paesi che ha avviato l’embargo e ha sospeso i rapporti diplomatici con il Qatar.
L’ennesima conferma che la nuova politica di pace degli Usa dopo l’elezione di Donald Trump è quella di tirarsi fuori, per quanto è possibile, dai conflitti in Medio Oriente. Ma al tempo stesso di continuare a vendere armi e armamenti a più non posso a tutti i paesi del mondo: non è un caso se le esportazioni di armi di quello che il maggiore venditore in assoluto, lo scorso anno, sono aumentate considerevolmente.