Quale sarà il ruolo della Nato?

di Francesco Cirillo

Nello scacchiere globale che si sta venendo a formare ancora non si riesce a comprendere il reale compito che dovrà assumere la Nato, Alleanza politico-militare dei maggiori paesi occidentali. L’Alleanza fu istituita nel 1949 per controbilanciare la presenza dell’Unione Sovietica nell’Europa orientale, ma con il crollo dell’impero sovietico e a 30 anni dalla caduta del muro di Berlino in molti si stanno chiedendo se serva ancora un’Alleanza sovranazionale del genere.
Con le elezioni di Donald Trump e di Emmanuel Macron, il rapporto tra i membri del patto Atlantico è andato via via indebolendosi. Se Washington mira ad una ristrutturazione degli obiettivi con gli alleati (si pensi alla richiesta di attenersi al 2% del Lil di ogni paese membro), Parigi cerca di ostracizzare l’egemonia statunitense per ottenere il ruolo di paese leader Nato nel quadro europeo.
Le dichiarazioni di Emmanuel Macron, dove definisce l’Alleanza in uno “stato di morte celebrale”, vanno nella direzione francese di mettersi al comando del blocco continentale per smarcarsi dall’ombrello militare statunitense. Ma Macron ha resuscitato un tema spinoso: il futuro ruolo di una Nato strutturata come se fosse nel clima da Guerra Fredda USA-URSS, tuttavia in un mondo post-ideologico in cui la competizione tra le (nuove) grandi potenze è divenuta altrettanto aggressiva rispetto al passato.