Quali sono i segreti della special relantionship Mosca-Pechino?

di Francesco Cirillo –

Nella città di Vladivostok i due leader della Russia e della Cina, Vladimir Putin e Xi Jinping, hanno discusso nel summit bilaterale tenutosi a margine del quarto Eastern Economic Forum (EEF), che si svolge nella città dell’Estremo oriente russo, dei cambiamenti che stanno avendo luogo nell’attuale sistema internazionale, concordando che questi cambiamenti devono essere affrontati assieme.
Con queste dichiarazioni i due capi di stato hanno confermato la volontà di consolidare le relazioni russo-cinesi per rafforzare la stabilità regionale e promuovere un nuovo quadro nelle relazioni internazionali. Ma molti analisti, sorpresi dal consolidamento dell’asse Mosca-Pechino, stanno cercando di analizzare nel profondo questa “specialrelantionship” russo-cinese.
Le relazioni internazionali tra i due giganti asiatici si basano su coordinamento diplomatico ad alto livello che spazia dal coordinamento strategico fino ad una cooperazione in campo economico; poi c’è la base legale internazionale su cui sono state costruite le fondamenta di questa diplomazia russo-cinese. Mosca e Pechino hanno ratificato il trattato di buon vicinato, il quale è il fondamento delle loro relazioni internazionali.
Altro punto su cui si fonda l’asse russo-cinese è una diplomazia basata sulla cooperazione bipartisan in diversi settori come quello economico e finanziario, politico-militare e culturale.
Pechino sta ipotizzando una più stretta cooperazione economica con Mosca visto l’interesse russo per il progetto cinese della Beltand Road Iniziative da cui potrebbe beneficiare per sviluppare economicamente le regioni orientali della Federazione Russa.
Sicuramente quest’asse Mosca-Pechino è stato possibile anche grazie alla stretta cooperazione tra il presidente Russo Vladimir Putin e il Presidente Cinese Xi Jinping.