RDC. Primo attentato dell’Isis, ‘fondato Califfato nel Nord Kivu’

Notizie Geopolitiche –

Il primo attentato dello Stato Islamico nel paese centrafricano della Repubblica Democratica del Congo si è verificato ieri nella provincia orientale del Nord Kivu, al confine con Uganda e Ruanda.
I miliziani dell’Isis, con una dichiarazione diffusa tramite la propria agenzia Amaq, hanno infatti rivendicato l’uccisione di due soldati e di un civile a Bovata, nei pressi della città di Beni: secondo una fonte vicina alla missione di pace Onu nella Rdc (Monusco) i terroristi avrebbero infatti aperto il fuoco in strada contro i militari, causando tre vittime.
Nel messaggio propagandistico di Amaq gli jihadisti hanno annunciato la nascita di un “Califfato” congolese sulla falsa riga di quello che era stato instaurato in Siria e Iraq.
L’Isis non è però il solo gruppo islamista operante nella regione del Nord Kivu; anche le Forze Alleate Democratiche (Adf) dal 1996 hanno fondato il loro sedicente stato islamico a cavallo tra la Rdc e l’Uganda, con l’obbiettivo di rovesciare il governo di quest’ultimo.
Il Nord Kivu è una delle regioni più povere e problematiche della Rdc (che già è uno dei paesi più arretrati al mondo): i decenni di violenze dei gruppi ribelli hanno aggravato gli effetti delle periodiche carestie e l’attuale epidemia di ebola ha peggiorato la situazione; il controllo dei giacimenti minerari del sottosuolo sono inoltre alla base di una perenne crisi con il vicino Ruanda, paese più sviluppato e organizzato, accusato di sfruttare senza permessi le miniere congolesi.