Rep. Congo. Firmato l’impegno di Leonardo per un sistema di trasporti multimodale

di Marco Pugliese –

L’Italia sbarca in nella Repubblica del Congo e lo fa puntando sul tema della sicurezza. La Repubblica del Congo ha la necessità d’incrementare le proprie potenzialità nel settore economico ma per farlo deve “mettere in sicurezza” le proprie infrastrutture; i porti sono fondamentali per il commercio marittimo e l’Italia rappresenta in questo settore un’eccellenza.
Il contratto, di circa 30 milioni di euro, rientra nell’accordo tra Italia e Repubblica del Congo per lo sviluppo di un sistema di trasporti “multimodale” per il Paese africano, sensori radar ed elettroottici, sistemi di comunicazione e di gestione delle operazioni per la sicurezza marittima e terrestre dello scalo
E’ prevista una seconda fase progettuale che includerà l’estensione della sorveglianza marittima del porto fino all’area di “zona economica esclusiva”. In questa seconda fase non è escluso l’impiego d’operatori della Marina Militare Italiana. I nostri reparti forniranno istruttori e affiancheranno le forze locali nel pattugliamento di costa e soprattutto nel controllo dei cargo in transito.
A livello tecnologico sarà Leonardo-Finmeccanica, capofila di una filiera di aziende italiane attive nello sviluppo di infrastrutture portuali e logistiche (Italian Alliance for Ports-iA4P), che realizzerà un sistema integrato per la sicurezza del porto di Pointe Noire, nella Repubblica del Congo. Il contratto, del valore complessivo di oltre 150 milioni di euro (30 milioni la quota per Leonardo) è stato firmato a Milano a novembre dal ministro dell’amministrazione territoriale e del Lavoro congolese Jean J. Bouya e dall’allora ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.

Il dettaglio del lavoro di Leonardo.
Leonardo realizzerà un sistema per la sicurezza marittima e terrestre basato su sensori radar ed elettroottici, sistemi di comunicazione e di gestione delle operazioni portuali e della logistica. Sono incluse nell’accordo anche l’esecuzione di opere civili, in particolare la costruzione di nuove banchine per 700 metri complessivi, nonché attività di ingegneria con progettazione e direzione lavori a cura delle altre aziende coinvolte nel piano di sviluppo del porto, il tutto sviluppato da aziende italiane
Il contratto fa seguito all’intesa intergovernativa tra Italia e Repubblica del Congo per lo sviluppo di un sistema di trasporti integrato “multimodale” che interessi  le vie fluviali, marittime e ferroviarie del bacino del Congo, di cui Leonardo è stata, insieme a Ferrovie dello Stato Italiane, principale propositore e artefice industriale. Le ferrovie adibite a trasporto merci sono gestiste interamente dalle Ferrovie dello Stato, uno scalo merci che racchiude il triangolo economico rappresentato da mare, fiume e parte interna del paese. La città fu fondata nel 1921 ed era destinata ad essere uno dei capolinea della ferrovia diretta a Brazzaville.
E’ prevista una seconda fase progettuale che includerà l’estensione della sorveglianza marittima del porto di Pointe Noire fino all’area di “zona economica esclusiva” (Exclusive Economic Zone – EEZ) attraverso un sistema integrato comprensivo di sensori radar ed elettroottici e di una rete di telecomunicazione sicura.  Il complesso portuale di Punta Nera (Congo) punta ad essere una delle basi slancio degli interessi italiani in Africa, che si traducono anche in cooperazioni per lo sviluppo dei paesi dell’ area. Molto il Congo deve a questa modernizzazione basata sul parallelo sviluppo paese, negli ultimi cinque anni infatti molte sono le imprese congolesi create e moltissimi i congolosi impiegati nei nuovi settori. A breve verrà aperta anche una scuola in cui verrà insegnato l’ italiano e la linea aera con l’ Italia verrà potenziata entro il 2020. Sono parecchi infatti gli imprenditori del settore turistico italiano che in questo momento stanno pensando ad una espansione nel paese africano, il turismo infatti è un settore che funziona in regime di sicurezza.

(Con fonte cs Leonardo).