Repubblica Ceca. La nuova maggioranza alla Camera bassa scavalca il partito ANO del premier Babiš

di Alberto Galvi

Nella Repubblica Ceca alle ultime elezioni parlamentari dello scorso 8-9 ottobre si è votato per il rinnovo dei 200 membri della Camera bassa, con l’opposizione di centrodestra “Insieme” che ha ottenuto il 27,8 per cento dei voti, superando il partito ANO (Azione dei Cittadini Insoddisfatti) del primo ministro Andrej Babiš, che ha ottenuto il 27,1 per cento, mentre una coalizione liberale di centro-sinistra è finita terza con il 15,6 per cento dei voti.
Il primo ministro ceco Andrej Babiš è pronto a consegnare il potere a un blocco di partiti di opposizione formato da una coalizione tripartita liberal-conservatrice denominata “Insieme” e composta dai partiti ODS (Partito Civico Democratico), KDU-CSL (Unione Cristiana Democratica – Partito del Popolo Cecoslovacco) e TOP-09 (Tradizione – Responsabilità – Prosperità-09), che insieme hanno ottenuto 71 seggi, e a una coalizione liberale di centro-sinistra formata dai partiti Pirati e STAN (Sindaci Indipendenti) che insieme hanno ottenuto 37 seggi.
La maggioranza che si è formata nella Camera bassa del parlamento ha ottenuto in totale 108 seggi. Il parlamento è bicamerale ed è composto anche dagli 81 seggi del Senato, i cui membri durano in carica 6 anni con un terzo dei membri rinnovati ogni 2 anni. La Camera bassa è invece composta da 200 membri con una soglia del 5 per cento richiesta per ricoprire un seggio. I deputati durano in carica 4 anni.
Il presidente Zeman Miloš in precedenza aveva detto che avrebbe dato un mandato al leader del partito che aveva ottenuto più seggi, non al leader della coalizione che avrebbe ottenuto più seggi. Con la mancanza di potenziali partner di coalizione, qualsiasi gabinetto guidato da Babiš non sarebbe riuscito a ottenere il necessario voto di fiducia alla Camera bassa.
L’opposizione ha incolpato Babiš per la cattiva gestione della pandemia, che ha causato più di 30mila morti. Il leader del partito ANO è stato accusato di conflitto di interessi di cui ha negato qualsiasi illecito. L’accusa nei sui confronti risale a fatti accaduti prima che diventasse premier, quando aveva messo in fondi fiduciari i soldi del gruppo Agrofert da lui fondato. Questo gruppo è composto da oltre 250 filiali di settori come quelli alimentare, chimico, media, energie rinnovabili ed altri ancora.
Il presidnete Milos Zeman Miloš dovrà accettare le dimissioni del governo uscente dopo la sessione di apertura della nuova Camera bassa del parlamento che si terrà l’8 novembre, mentre Petr Fiala, leader di Insieme, è il candidato probabile alla carica di premier e dovrà essere nominato a tale carica dal presidente per un mandato di 4 anni.
Le prossime elezioni presidenziali sono previste mediante voto popolare nel gennaio 2023 anche se attualmente il presidente ceco è ricoverato in ospedale a causa di una complicazione legata a una malattia cronica non nota che stanno tentando di curagli.