Roma. Convegno sul cambiamento climatico: intervista a Luigi Pastorelli

a cura di Francesco Cirillo –

Il cambiamento climatico sta mutando le strategie governative e le abitudini delle popolazioni colpite dai cambiamenti dell’atmosfera. Se ne è parlato in occasione di un evento organizzato dalla Schult’z risk Centre al Senato, nella sala Zuccari, dove per l’occasione il professore Luigi Pastorelli, docente incaricato di Teoria del rischio e direttore tecnico del Gruppo Schult’z, ha rilasciato una breve intervista al nostro giornale.
Presente anche Luigi Cerciello Renna, docente a contratto di Diritto amministrativo e Legislazione ambientale presso l’Università degli studi “Roma4” e Direttore scientifico del corso in “Esperto di Legalità agroambientale” presso Osservatorio dell’Appenino Meridionale, polo di ricerca applicata nel campus universitario Fisciano (SA).

– Professor Pastorelli, ci parli dell’uscita degli USA dalla COP21 e del dibattito in corso nel paese nordamericano…
Il dibattito statunitense sugli impatti climatici e sul cambiamento esiste, perciò l’amministrazione Trump si sta muovendo nel tentativo di ostacolare qualsiasi dibattito sulla questione climatica. Ma anche negli USA il tema ambientale all’interno della politica americana resta, nonostante la gestione presidenziale di Trump di volerlo negare. Prima o poi la discussione riemergerà“.

– Migrante economico “nato” a causa dello sfruttamento delle risorse. Che importanza ha l’acqua?
I tentativi di acquisizione risorse naturali e minerarie (litio, acqua, terreni) da parte di alcuni paesi come la Cina per il controllo delle maggiori risorse del continente africano implica che nel breve futuro il controllo dell’acqua sarà di importanza strategica e il principale tema che accompagnerà possibili dispute tra i paesi; il principale problema dello scontro arabo-israeliano è l’accesso alle acque del fiume Giordano. Il mancato accesso alle risorse di acqua potabile causa gravissimi problemi di salute ed una totale assenza di servizi igienici adeguati“.

-Il principale problema del Sudamerica sono le oligarchie)
La ricchezze naturali dei paesi del continente latinoamericano vengono sfruttate dalle oligarchie che, durante la loro permanenza al potere, si impadroniscono della maggior quantità di ricchezze dello stato. Il problema Brasiliano è la corruzione totale delle istituzioni statali“.

– Governi e aziende devono capire l’aspetto dei cambiamenti climatici ed i suoi effetti?
Governi e grandi imprese devono iniziare a comprendere i cambiamenti climatici se vogliono continuare ad operare e a fare business nei loro settori. Lo stesso Benedetto XVI nell’enciclica “Caritas in veritate” (29 maggio 2009) afferma che se le aziende non comprenderanno il fenomeno non potranno continuare a svolgere la loro attività“.

-L’approccio del nuovo governo Italiano: vi è una mancanza di dirigente)
La Lega sta dando una risposta sul tema migratorio che è in sintonia con il clima sociale dell’Italia attuale. Mentre i 5 stelle stanno seguendo alla lettera il loro programma elettorale. Nel panorama politico Italiano è presente un enorme deficit di classe dirigente. Solamente una certa classe dirigenziale è presente nella Banca d’Italia o nella Consob. Mancano persone che sanno analizzare il problema ed in seguito redigere una soluzione. Il problema dell’immigrazione deve essere portato nelle istituzioni comunitarie, tema che metterebbe in crisi anche lo stesso Macron. Ma sull’Immigrazione si deve abbandonare sia la visione buonista sia quella di una totale chiusura“.