Roma. Ufficiale della Marina arrestato per spionaggio, espulsi due diplomatici russi

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Un ufficiale della Marina Militare italiana è stato fermato mentre stava consegnando a un funzionario dell’addetto militare dell’ambasciata russa documenti classificati in cambio di una somma di denaro, 5mila euro raccolti in scatolette. Il fatto è avvenuto in un parcheggio di Roma, ed i documenti sensibili per la sicurezza dello Stato riguardavano le telecomunicazioni militari, ma il militare italiano non sapeva di essere sorvegliato e pedinato da lungo tempo. Sopreso con le mani nella marmellata, l’uomo è stato arrestato, mentre il funzionario russo, protetto dal passaporto diplomatico, è stato rilasciato.
La Farnesina ha immediatamente convocato l’ambasciatore russo a Roma Sergey Razov, e il segretario generale del ministero Elisabetta Belloni gli ha fatto avere la protesta ferma del governo italiano nonchè la decisione di espellere due diplomatici russi.
L’ufficiale di Marina, che è capitano di fregata, ha 56 anni e sulla sua scrivania passavano documenti classificati delle Forze armate italiane e della Nato; aveva inoltre il compito di decretare la sicurezza dei documenti dello Stato maggiore. Rischia ora da vent’anni di reclusione all’ergastolo.
Intervenendo al Senato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha parlato di “atto ostile di estrema gravità”, “inaccettabile e che comporterà conseguenze”, pur ribadendo che “serve un canale di comunicazione, per non favorire un’escalation che non vuole nessuno”. In merito all’espulsione dei due diplomatici il ministro ha affermato di auspicare che “l’accaduto non si rifletta sui rapporti italo-russi”.
Il presidente della commissione Esteri della Duma, Leonid Slutsky, si è riferito all’espulsione dei due diplomatici parlando di “gesto estremo”, che avrà ricadite sui rapporti bilaterali: “anche l’Italia è caduta nella spiomania”. Più probabilmente Mosca metterà una pietra sulla questione, anche per non inficiare i rapporti con uno dei pochi paesi europei con i quali sono sempre stati buoni.