Romania. Caccia in volo per la presenza di droni sospetti, forse russi

di Giuseppe Gagliano –

Negli ultimi giorni la Romania ha dovuto far decollare i propri caccia, insieme a quelli spagnoli impiegati nelle operazioni NATO, per rispondere a droni che hanno violato lo spazio aereo vicino a Costanza. Questa regione è strategicamente rilevante a causa della vicinanza ai porti ucraini, bersagli di attacchi russi. Sebbene la responsabilità di queste incursioni non sia stata confermata, la crescente frequenza di tali eventi solleva preoccupazioni tra i membri della NATO. Questi episodi potrebbero rappresentare una nuova forma di guerra ibrida, in cui la Russia testa le difese aeree dell’Alleanza Atlantica senza un attacco diretto. Il rischio è che provocazioni simili possano intensificarsi aumentando la possibilità di incidenti non intenzionali tra le forze aeree della NATO e quelle russe.
In risposta la NATO potrebbe dover rafforzare ulteriormente le difese aeree lungo il confine orientale, integrando sistemi missilistici e aumentando la presenza militare nella regione. Questo scenario potrebbe anche portare a un’escalation diplomatica tra Mosca e l’Alleanza, con potenziali conseguenze economiche e politiche più ampie. Infine, la possibilità di una componente cibernetica in questi attacchi, come sospettato dal governo romeno, potrebbe portare a un rafforzamento delle difese informatiche, per proteggere i sistemi radar e aerei da interferenze tecnologiche, aprendo nuovi fronti nella guerra tecnologica.