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Il presidente rumeno Klaus Iohannis ha nominato su indicazione del partito di maggioranza, il Psd, Mihai Fifor premier ad interim, dopo che ieri si era dimesso Mihai Tudose il quale, come il predecessore Sorin Grindeanu, aveva avuto contrasti con il leader del partito Liviu Dragnea. Questi comanda a bacchetta il Psd, ma non può candidarsi in quanto condannato a due anni di carcere per frode elettorale; è inoltre indagato per malversazione a causa di un sospetto utilizzo illecito dei fondi comunitari. Tudose, che ha governato per soli sei mesi, aveva portato avanti il controverso “decreto salvacondotti” attirandosi le proteste della piazza, ma per Dragnea era diventato “troppo indipendente”, detto in altri termini, ingovernabile. Fifor è così il terzo premier dalle elezioni del 2015.
Caduta invece nel vuoto la richiesta di elezioni anticipate avanzata dalle opposizioni, con leader dei Liberali (Pnl), Ludovic Orban, il quale aveva osservato che “il Psd sta cercando il servo perfetto per Liviu Dragnea”.
Come primo impegno il neo premier ha tenuto una riunione presso il ministero dell’Interno sull’emergenza meteorologica che sta interessando 23 contee della Romania, con un livello alzato al codice giallo.
