Ruanda. Covid-19: il governo è riuscito a vaccinare oltre il 60 per cento della sua popolazione

di Alberto Galvi

Il Ruanda è tra i pochi paesi africani ad essere riuscito a vaccinare oltre il 60 per cento della popolazione. Con riferimento al 10 marzo scorso sono stati completamente vaccinati contro il Covid-19 più di 7,9 milioni di ruandesi, mentre l’esitazione sull’uso del vaccino rimane diffusa nel continente.
Il paese africano ha lanciato Il 5 marzo 2021 una campagna di vaccinazione a livello nazionale, a partire da persone appartenenti a gruppi a rischio, incluso il personale sanitario, gli ultrassessantacinquenni anni e gli individui con patologie gravi, poi si è guardato al resto della popolazione.
Il Ruanda, che conta 12 milioni di abitanti, è stato elogiato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) dopo aver raggiunto l’obiettivo di vaccinare almeno il 40 per cento della popolazione entro la fine del 2021. Gli altri paesi africani che hanno superato tale quota dei vaccinati sono stati Seychelles, Mauritius, Marocco, Tunisia, Botswana e Capo Verde. Poco meno della metà dei paesi del continente africano aveva raggiunto al 30 dicembre scorso più del 10 per cento della popolazione completamente vaccinata. Questo risultato è dovuto alle scarse infrastrutture sanitarie, la mancanza di fondi per la formazione e l’impiego di personale medico, nonché i problemi di conservazione dei vaccini.
L’anno scorso a dicembre il Ruanda ha imposto restrizioni alle persone non vaccinate, escludendole dai ristoranti al coperto, dai trasporti pubblici e dai luoghi di culto per ridurre al minimo la diffusione del coronavirus. La somministrazione rapida, equa e trasparente dei vaccini è stata affidata alle organizzazioni internazionali.
Inoltre sono stati fondamentali per convincere le persone a vaccinarsi l’uso di droni e l’adozione della tecnologia per essere in grado di tracciare ciò che stava accadendo, sapere dove si trovavano i vaccini e garantire il rapido utilizzo. I vaccini impiegati in Ruanda sono Sinopharm, Pfizer, AstraZeneca e Johnson&Johnson.
Il paese africano è sulla buona strada per raggiungere un ulteriore obiettivo globale di vaccinazione del 70 per cento entro il 1 luglio 2022, mentre alcuni dei popolosi paesi africani come la Nigeria hanno vaccinato solo il 3,5 per cento della loro popolazione totale. Anche in precedenza le campagne vaccinali di successo hanno aiutato il Ruanda a controllare o eliminare malattie infantili come rosolia, poliomielite, morbillo, tra le altre malattie.
Il rappresentante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Chirombo, ha affermato che le strategie di comunicazione adottate dal Ruanda hanno aiutato a sensibilizzare le comunità.
Nel periodo che va da luglio ad agosto 2021 sono stati registrati quasi 2mila nuovi casi in un solo giorno. Da allora i numeri sono diminuiti in modo significativo. Il Ruanda ha ricevuto il vaccino contro il Covid-19 attraverso la struttura Covax, un’iniziativa multilaterale volta a garantire l’accesso globale ai vaccini attraverso l’acquisto diretto sul bilancio del governo, o attraverso le donazioni.