di Enrico Oliari –
Ancora arresti in Russia nell’ambito della lotta alla corruzione nelle Forze armate. Su richiesta delle autorità investigative il tribunale distrettuale Savelovsky di Mosca ha disposto la custodia cautelare del direttore generale dell’impresa unitaria statale federale “Direzione principale delle costruzioni speciali” del Ministero della difesa, nonché dei funzionari
Alexander Aleseevich Molodchenko e Ivan Nikolaevich Maltsev sospettati di aver commesso reati di corruzione ai sensi del comma 4 dell’art. 159 del codice penale della Federazione Russa. Agli arresti domiciliari è finita un’altra funzionaria, Olga Nikolaevna Pavlova. Per gli inquirenti queste persone sono sospettate di aver commesso atti fraudolenti nell’esecuzione di contratti governativi con il Ministero della Difesa.
Pochi giorni fa, il 1 novembre, sono scattate le manette ai polsi di Sergei Tera, vice capo della sezione Yuzhny dell’Istituto Autonomo dello Stato Federale Roszhilkompleks del Ministero della Difesa, e ad alcuni civili tra cui suoi parenti per frode, ricettazione di denaro, abuso di potere e tentativo di corruzione su larga scala.
Solo il 28 ottobre il Comitato investigativo della Federazione Russa ha avviato oggi un procedimento penale contro l’ex capo del dipartimento comunicazioni delle Forze armate, il maggiore generale Alexander Ogloblin. Stando alle accuse, l’alto ufficiale si sarebbe intascato una tangente definita dagli inquirenti “molto elevata”, circa 10 milioni di rubli, percepita per l’appalto della Difesa di impianti telefonici.
In maggio il presidente russo Vladimir Putin ha sostituito il ministro della Difesa Serghei Shoigu con il civile Andrei Belousov, in quanto sotto il suo mandato, durato 12 anni, si sono manifestati numerosi episodi di corruzione. Shoigu è stato nominato segretario del Comitato di sicurezza al posto di Nikolai Patrushev, questi divenuto assistente del presidente della Federazione Russa per la costruzione navale.
Fatto sta che Belousov sembra aver avviato una stagione di caccia al corrotto, e in settembre è stato arrestato il maggiore generale Valery Muminjanov, vice comandante del distretto militare di Leningrado per la logistica e il supporto tecnico, accusato di aver preso una bustarella da 20 milioni di rubli per un appalto sulle uniformi; in luglio è finito dietro le sbarre l’ex vice ministro della Difesa della Federazione Russa Dmitry Bulgakov; altro personaggio di primo piano arrestato, sempre per una storia di tangenti, è stato Timur Ivanov, per molti anni vice del ministro della Difesa Sergey Shoigu; in maggio è finito sotto custodia cautelare il generale Vadim Shamarin, già a capo della Direzione principale delle comunicazioni delle Forze armate, anche in questo caso per tangenti; stessa cosa per il capo del Dipartimento del personale del ministero della Difesa Yuri Kuznetsov, mentre l’ex comandante della 58ma armata Ivan Popov è risultato essere coinvolto nel furto di laminati del valore di 130 milioni di rubli.