RUSSIA. Crisi diplomatica con Usa per la lista Magnitsky

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russia_flagE’ ormai guerra diplomatica fra Mosca e Washington, dopo che negli Stati Uniti è stata pubblicata la lista delle 18 persone colpite dalle sanzioni, 16 delle quali coinvolte con la morte nel carcere di Mosca della Butyrka di Sergei Magnitsky.
Infatti, in un’intervista alla televisione Rossia-1, il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov, ha affermato che il passo indietro nelle relazioni bilaterali arriva proprio nel momento in cui diversi conflitti regionali segnalano “la necessità di un riavvicinamento fra Stati Uniti e Russia”. “Il caso Magnitsky non deve essere discusso fuori dalla Russia. Per noi è intollerabile che invece lo sia e non lo accetteremo mai”, ha aggiunto il portavoce.
Nelle prossime ore è atteso a Mosca il segretario per la sicurezza nazionale americano Tom Donilon proprio per individuare i termini di risoluzione di quella che, si spera, sia una crisi momentanea: i nomi indicati nella lista indicano persone che se si recassero negli Stati Uniti, verrebbero immediatamente arrestate.
Magnitsky era un impiegato della società americana Firestone Duncan e studiava casi di presunta corruzione da parte di alcune imprese russe; arrestato nel 2008 con l’accusa di frode fiscale, è deceduto nel 2009 ufficialmente per arresto cardiaco ma si sospetta che, in realtà, sia stato pestato e torturato fino alla morte.