di Giuseppe Gagliano –
Il presidente russo Vladimir Putin è intervenuto all’Eastern Economic Forum di Vladivostok accennando al caso Durov, il proprietario e amministratore di Telegram arrestato in Francia. Putin ha puntato il dito contro le azioni selettive delle autorità occidentali, mettendo in evidenza come le piattaforme digitali, tra cui Telegram siano spesso utilizzate per scopi che possono danneggiare la sicurezza o l’economia di vari Stati, ma non capisce perché solo Durov sia stato arrestato, mentre altri leader di piattaforme simili non affrontino lo stesso trattamento.
Questa dichiarazione politica riflette una visione di doppio standard adottato dai paesi occidentali nei confronti della Russia e di altre nazioni non allineate. Putin suggerisce che queste azioni abbiano un carattere selettivo e, implicitamente, che ci sia una strumentalizzazione delle accuse per motivi politici. La sua osservazione solleva domande sull’equità del trattamento di individui e aziende tecnologiche di diverse nazioni, mettendo in dubbio l’imparzialità della giustizia internazionale quando si tratta di questioni legate alla sicurezza informatica e alla libertà di informazione.
Il commento di Putin evidenzia un problema più ampio di come la politica venga utilizzata per colpire individui o entità in base agli interessi geopolitici, piuttosto che attraverso un’applicazione coerente e imparziale della legge.