Russia. Il reclutamento dei combattenti in Siria

di Shorsh Surme

Dopo 11 anni di guerra in Siria, i generali di Bashar al-Assad sembrano essere molto apprezzati dal presidente russo Vladimir Putin. Nel corso di una sua visita in Siria, nel 2017, Vladimir Putin ha elogiato un generale siriano la cui divisione ha svolto un ruolo essenziale nello sconfiggere gli insorti nella lunga guerra civile del Paese. Il presidente russo gli disse che la sua cooperazione con le truppe russe “porterà a grandi successi in futuro”.Probabilmente pensava già all’Ucraina: il generale Suheil al-Hassan e con lui centinaia di combattenti siriani addestrati dai russi si sarebbero arruolati per combattere a fianco delle truppe russe in Ucraina, tra cui soldati siriani, ex ribelli e combattenti esperti che hanno combattuto per anni contro il gruppo dello Stato Islamico nel deserto della Siria.
Finora un numero imprecisato è arrivato in Russia per l’addestramento militare in vista del dispiegamento in prima linea.
Secondo il giornale arabo al-Khaber i funzionari del Cremlino si sono vantati all’inizio della guerra di aver ricevuto più di 16mila richieste di arruolamento dal Medio Oriente, senza però nominare i paesi. Per gli analisti tuttavia la situazione potrebbe cambiare quando la Russia si preparerà alla prossima fase della battaglia con un’offensiva su larga scala nell’Ucraina orientale. Essi ritengono che nelle prossime settimane sia più probabile l’impiego di combattenti provenienti dalla Siria, soprattutto dopo che Putin ha nominato il generale Alexander Dvornikov, che ha comandato l’esercito russo in Siria, come nuovo comandante della guerra in Ucraina.
“La Russia si sta preparando per una battaglia più grande” in Ucraina e i combattenti siriani probabilmente vi prenderanno parte, ha dichiarato Ahmad Hamada, un disertore dell’esercito siriano che ora è un analista militare rifugiato in Turchia, ospite di Recep Tayyp Erdogan che si propone come uomo della pace.
Rami Abdurrahman, che dirige l’Osservatorio siriano per i diritti umani con sede in Gran Bretagna e vicino alle opposizioni, ha riferito che finora si sono registrate circa 40mila persone, 22mila con l’esercito russo e circa 18mila con l’appaltatore privato russo Wagner Group.
Nelle ultime due settimane, gli attivisti filogovernativi hanno pubblicato sui social media video che mostrano i membri della Forza delle Tigri mentre eseguono esercitazioni militari, tra cui il paracadutismo dagli elicotteri. In uno dei video comparivano ufficiali russi che istruivano i paracadutisti all’interno di un elicottero, mentre al-Hassan elogiava i giovani battendo sulle loro teste. Non è stato chiaro se i video fossero nuovi o se fosse materiale d’archivio.
Abdurrahman ha spiegato che ci sono anche volontari della 5a Divisione addestrata dai russi, delle brigate Baath, che sono il braccio armato del partito Baath, e della Brigata al-Quds palestinese, composta da rifugiati palestinesi in Siria. Tutti hanno combattuto a fianco dell’esercito russo nella guerra di Siria.
“I russi cercano combattenti esperti. Non vogliono nessuno che non sia stato addestrato dai russi”, ha affermato Abdurrahman. Al-Hassan “è uno degli uomini della Russia e la Russia dipenderà da lui”, ha dichiarato Omar Abu Layla, un attivista che vive in Europa e che gestisce DeirEzzor 24, un gruppo di monitoraggio della guerra in Siria.
Centinaia di combattenti della 5a Divisione e della Brigata al-Quds si sono registrati nella base russa di Hmeimeem, nella Siria occidentale, che sta guidando gli sforzi di reclutamento.