Russia. La spia Vavilova si racconta in un libro, dopo una vita passata negli Usa

di Giuseppe Gagliano

Elena Vavilova, una delle dieci spie russe che più ha penetrato l’apparato di sicurezza americano, ha rilasciato in questi giorni un’intervista a Shaun Walker, corrispondente in Russia per il quotidiano britannico The Guardian.
Vavilova era stata arrestata nel 2010 dall’Fbi insieme a suo marito Andrei Bezrukov e poi scambiata con spie statunitensi ed inglesi detenute nelle carceri russe: durante i suoi vent’anni di attività sotto copertura negli Stati Uniti, la coppia ha usato le identità rubate di due cittadini canadesi deceduti e cioè di Tracy Foley e Donald Heathfield. L’attività lavorativa di copertura che svolgeva era quella di agente immobiliare e la coppia non solo non aveva mai parlato russo nel contesto famigliare, ma anche i loro due figli, Alex e Tim Foley, non erano a conoscenza delle identità segrete dei genitori.
Il motivo dell’intervista è stato l’imminente libro di Vavilova, A Woman Who Can Keep Secrets ( edito in russo), che presenta un racconto fittizio della sua carriera e del suo matrimonio con Bezrukov. Offre approfondimenti rari sul programma russo dei Cisco detti “ illegali” che venivano addestrati in Russia per poi infiltrarsi come comuni cittadini negli Usa. I due protagonisti del libro si incontrarono come studenti in Siberia, dove alla fine vennero reclutati dal Kgb e trascorsero diversi anni di formazione. Una parte significativa della loro formazione prevedeva di simulare la vita di un’ordinaria coppia americana in una casa del Kgb modellata sulle case di periferia americane. Inoltre l’addestramento fornito del Kgb prevedeva evidentemente l’uso delle armi e delle arti marziali benché questa parte dell’addestramento non sia stata di fatto mai utilizzata sul campo.
In base alle informative in possesso dell’Fbi su casi analoghi è verosimile che questo racconto includa elementi reali delle vite e delle carriere di Vavilova e Bezrukov. I due si sposarono in Russia ma si trasferirono in Canada separatamente, usando false identità canadesi. Hanno fatto finta di incontrarsi per la prima volta in Canada, dove si sono “frequentati” e alla fine si sono “sposati” prima di trasferirsi negli Stati Uniti per iniziare il loro lavoro di spionaggio.