di Guido Keller –
L’agenzia di stampa russa Interfax ha reso noto di un nuovo tentativo di sabotaggio sventato dai servizi di sicurezza dell’Fsb. Da quanto si è appreso due individui, che avrebbero agito in modo indipendente l’uno rispetto all’altro, dovevano far esplodere un ordigno artigianale in una fabbrica di materiale bellico, di cui non è stato rivelato il luogo. I due sono stati arrestati mentre stavano portando nel complesso industriale il materiale esplosivo, e nella perquisizione delle loro abitazioni è stato rinvenuto materiale fotografico e informatico che dimostrerebbe il collegamento con i “rappresentanti di un’organizzazione ucraina riconosciuta dalla Federazione Russa come terroristica”. I due sono stati arrestati.
Non si tratta del primo caso del genere sventato dai servizi di sicurezza: a gennaio era stato fermato un cittadino russo, anche lui risultato essere in contatto con i servizi ucraini (Mou), che aveva pianificato di utilizzare sostanze tossiche contro i lavoratori di un’impresa militare nella regione di Yaroslavl. Da quanto si era appreso la sostanza chimica, che avrebbe provocato ustioni alle vie respiratorie e probabilmente la morte dei lavoratori, doveva essere versata nei condotti dell’aria delle auto dei dipendenti dell’azienda.