Russia. Navalny estromesso dalla corsa per le presidenziali

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Il noto blogger ed oppositore russo Alexei Navalny non potrà prendere parte alle presidenziali che si svolgeranno il 18 marzo dell’anno prossimo, dove peraltro viene già dato vincitore Vladimir Putin, che sarà al suo quarto mandato.
A rigettare la candidatura di Navalny è stata la commissione elettorale, la quale ha motivato la decisione per la condanna subita nell’ottobre 2013 a 5 anni di colonia penale, pena poi sospesa.
Allora il tribunale di Kirov aveva ritenuto colpevole Navalny di appropriazione indebita, nella fattispecie di furto di legname, reato commesso in concorso con l’imprenditore Pyotr Ofitserov.
La sentenza era stata tuttavia da subito bollata quantomeno come controversa, ma oggi la commissione elettorale ha ritenuto il 41enne leader di una parte delle opposizioni “Ineleggibile per problemi con la giustizia”.
Navalny tra l’altro è stato in più occasioni arrestato per aver provocato proteste e disordini in diverse città della Russia, ed anche nell’ottobre scorso i manifestanti erano scesi in piazza a Tver, Mosca, Stavropol, Smolensk, Tula, Samara, Krasnodar e San Pietroburgo (271 arresti) per chiedere che il loro leader potesse essere candidato alle presidenziali.
A seguito della decisione della commissione elettorale, Navalny ha invocato uno “sciopero degli elettori” e ha chiesto di boicottare il voto, “Non riconosceremo il risultato di queste elezioni”.