Russia. Passa alla Duma l’innalzamento dell’età pensionabile

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Nonostante le proteste di piazza, è passata alla Duma in modo definitivo la legge voluta dall’amministrazione Putin per aumentare l’età pensionabile in Russia.
Il disegno di legge era arrivato alla Camera bassa del parlamento in terza lettura, ed il testo è passato in il voto di 332 deputati a favore e 83 contro.
Anche in Russia si alzerà gradualmente fino al 2028 l’età pensionabile, che per gli uomini arriverà a 65 anni e per le donne a 60 (il governo aveva chiesto in un primo momento 63 anni), in un paese dove l’aspettativa di vita dei maschi si aggira sui 68 anni e delle femmine sui 77. Collegati alla legge il diritto di assentarsi dal lavoro per sottoporsi a esami medici e una norma sul trasferimento dei fondi prelevati da funzionari corrotti alla Cassa pensione.
Esenti dall’innalzamento dell’età pensionabile – diversamente nella Russia di Vladimir Putin non poteva essere – i militari e i membri dei servizi segreti, che continueranno ad andare in pensione dopo 20 anni di servizio.
Scontato il malumore nella popolazione, e già il partito del presidente – zar, Russia Unita, ha clamorosamente perso alle governative di due regioni chiave, Vladimir (190 chilometri a est di Mosca) e Khabarovsk (all’estremo oriente della Russia); a vincere sono stati i candidati del Partito Liberale.