Russia. Terminano oggi nell’Estremo Oriente Russo le più grandi manovre militari

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Terminano oggi nell’Estremo Oriente Russo le manovre militari Vostok-2018, le più imponenti della Federazione Russa da 37 anni a questa parte. In una settimana le esercitazioni hanno visto impegnati mille velivoli, 36mila veicoli corazzati, 80 tra navi da guerra e di supporto e 300mila uomini provenienti anche dalla Cina e dalla Mongolia.
Una potenza di fuoco enorme, voluta per testare la preparazione dell’esercito in funzione degli armamenti: come ha spiegato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, “Ci servono punti di riferimento. A noi, intendo il comandano supremo, investendo queste cifre nel riarmo dell’esercito e della flotta occorre capire e vedere dove stiamo andando e se abbiamo ragione”.
Manovre simili, anche se fino ad oggi di minore portata, avvengono nell’area ogni 5 anni, ed insieme al pericolo nordcoreano, non ancora sopito nonostante il dialogo di Kim Jong-un con Donald Trump, e alle tensioni per le isole artificiali di Pechino nel Mar Cinese Meridionale costringono i vari attori regionali ad una continua corsa al riarmo. È il caso del Giappone, che ha riformato la Costituzione pacifista e che si è visto obbligato ad un continuo aumento della spesa militare.