Russia. Testato con successo il Rs-28. Akar a Mosca per la cooperazione militare

di Francesco Cirillo

Amar hulusiMentre gli occhi del mondo sono puntati sulle elezioni americane e sul futuro presidente degli Stati Uniti, il presidente russo Vladimir Putin continua a mostrare i muscoli alla comunità internazionale.
Nonostante la tensione che si è venuta a creare per la task force navale russa diretta in Siria, che ha transitato lungo le coste dei paesi Nato e che aveva richiesto di attraccare a Ceuta per il rifornimento di carburante, scelta poi revocata su ordine di Putin, continua la modernizzazione dell’apparato militare russo.
La scorsa settimana è stato testato con successo il nuovo missile balistico intercontinentale Rs-28 (Sarmat) – noto anche come Satan-2 – armabile con testate nucleari e che sarà presto a disposizione delle forze armate russe. Avrà un raggio d’azione di 10-11 mila chilometri e viaggerà a 7.000 km/h. In grado, hanno detto da Mosca, “di superare qualsiasi difesa anti-aerea”. Il Sarmat sarebbe capace di trasportare tre nuove testate ipersoniche, la cui caratteristica è quella di poter essere “manovrare” nel tragitto ad alta velocità verso Missile rs-28l’obiettivo, rendendole così quasi impossibile da intercettare. Il test di quest’arma, che inizierà nel 2018, sta preoccupando fortemente i vertici della Nato.
Mosca inoltre ha deciso di sospendere l’accordo che regolava lo smaltimento del plutonio “avanzato” proveniente dalle testate nucleari che erano destinate al disarmo.
In controtendenza la Russia ha annunciato che distruggerà definitivamente entro dicembre 2017 il proprio arsenale chimico.
Intanto il capo di stato maggiore della Turchia (paese Nato) Hulusi Akar è giunto a Mosca in queste ore per discutere di una possibile cooperazione militare tra le due potenze e per cercare una soluzione per della crisi siriana.

Nella prima foto: il capo di stato maggiore turco Hulusi Akbar.