Russia. Tour di Lavrov in Africa

di Giuseppe Gagliano

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha visitato diversi paesi africani negli ultimi anni nel tentativo di ottenere supporto per l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Molti paesi africani hanno manifestato frustrazione nei confronti dei loro tradizionali partner occidentali, come Francia e Stati Uniti, e alcuni di loro hanno cercato l’aiuto della Russia nella lotta contro le insurrezioni jihadiste. Lavrov ha respinto la conferenza di pace in Ucraina prevista in Svizzera, affermando che essa ha come unico scopo il mantenimento di un blocco anti-russo. La Repubblica del Congo è stata la seconda tappa del tour di Lavrov, che lunedì ha visitato la Guinea e martedì è atterrato a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, per incontrare il leader del paese Ibrahim Traoré.
La Russia sta cercando di rafforzare la propria influenza in Africa, un continente ricco di risorse naturali e con una crescente importanza strategica. La crescente presenza russa potrebbe erodere l’influenza tradizionale di paesi come Francia e Stati Uniti: la Francia in particolare ha storicamente avuto una forte presenza in molte delle sue ex colonie africane, ma ha affrontato crescenti pressioni e risentimenti negli ultimi anni. Discorso questo che potrebbe valere anche, almeno in parte, per le Cina.
L’espansione della presenza russa in Africa potrebbe portare a una risposta da parte dell’Unione Europea, inclusa la Francia, attraverso un aumento dell’assistenza economica e militare ai paesi africani, nonché iniziative diplomatiche per contrastare l’influenza russa.
Le iniziative di Lavrov e la crescente frustrazione verso l’occidente potrebbero portare a un’escalation delle tensioni tra la Russia e l’Unione Europea. Se la Russia continua a guadagnare terreno in Africa, potrebbe provocare una risposta più aggressiva da parte dell’Ue sia in termini di sanzioni che di strategie per rafforzare i legami con i paesi africani. Non deve sorprendere allora la reazione del ministro russo nei confronti della conferenza che si terrà in Svizzera.
La posizione di Lavrov sulla conferenza di pace in Svizzera indica la volontà della Russia di isolarsi dalle iniziative diplomatiche promosse dall’occidente, mantenendo la narrazione di un blocco anti-russo. Questo potrebbe complicare ulteriormente gli sforzi diplomatici per risolvere il conflitto in Ucraina e contribuire a un’ulteriore polarizzazione a livello internazionale.
La strategia della Russia in Africa e il rifiuto di partecipare alla conferenza di pace per l’Ucraina possono portare a un aumento delle tensioni geopolitiche, non solo tra Russia e l’occidente, ma anche all’interno dell’Africa stessa, influenzando le dinamiche di potere globali e regionali.