di Enrico Oliari –
La Duma russa ha ratificato il trattato di partenariato strategico globale con la Corea del Nord, ed ha approvato nel contempo un aumento della spesa per la Difesa di quasi il 30%. Quest’ultimo punto ha visto un solo voto contrario, ma dovrà comunque affrontare una rilettura il prossimo 14 novembre.
Per quanto il presidente russo non lo abbia negato ne’ confermato, è ormai certo l’impegno di 12mila soldati nordcoreani nella regione di Kursk invasa dalle forze ucraine, cioè in territorio russo e non ucraino.
Il trattato di partenariato prevede infatti assistenza reciproca in caso di guerra, e il presidente russo ha affermato che “non abbiamo mai dubitato che il governo nordcoreano prendesse sul serio i nostri accordi, poi sta a noi stabilire come operare in base all’articolo 4 del trattato”, “ma dobbiamo ancora concordarne le moalità dell’impiego”.
Secondo l’intelligence ucraina i soldati nordcoreani, comandati da tre generali, sarebbero già arrivati nella regione di Kursk.
Come se non bastassero le tensioni in atto, il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha fatto sapere l’intenzione di inviare armi in Ucraina “a seconda delle azioni delle forze nordcoreane”.
