Russia. Zakharova avverte, ‘se l’Italia non abolisce le sanzioni, vuol dire che le appoggia’

Implicita minaccia ai partiti filo-putiniani oggi al governo

di Enrico Oliari

Quando si governa un paese ci si scontra con la Realpolitik. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, è intervenuta sull’Agi per commentare il richiamo all’ordine del presidente Usa Donald Trump nei confronti del premier italiano Giuseppe Conte sul tema sanzioni alla Russia, trattato in occasione del faccia a faccia svoltosi alla Casa Bianca,
Conte è espressione di un governo formato da due partiti dichiaratisi contrari alle sanzioni Ue alla Russia, introdotte nel 2014 a seguito dell’annessione della Crimea, se non addirittura filo-russi, come ammesso dal ministro dell’Interno Matteo Salvini.
In passato il leader leghista aveva smentito le voci apparse su diversi media tra cui il Telegraph o messe lì da Soros di finanziamenti arrivati da Mosca al suo partito, ma quel che è certo è che cancellare le sanzioni alla Russia, in quanto danneggerebbero le imprese italiane, pare essere difficile se non impossibile con quel categorico “le sanzioni alla Russia rimarranno così come sono” di Trump. Stessa cosa per il Tap, la cui protesta dei contrari era stata incanalata dal Movimento 5 Stelle: anche lì “si farà”, perchè per il presidente Usa è necessario rendere meno dipendente l’Europa dal gas russo.
Per Zakharova è arrivato il momento della chiarezza, “Se l’Italia non cancella le sanzioni, significa che le appoggia”, ha affermato. L’immagine di Salvini a Mosca con la maglietta con il ritratto di Vladimir Putin rischia di diventare stretta, e la portavoce ha espresso una mezza minaccia che può essere letta in più modi: “E’ strano quando alle persone piace quello che fa loro male”.