Sahara marocchino. Caos nella Sadc, salta la proposta sudafricana

di Belkassem Yassine

L’intervento della della Comunità di sviluppo dell’Africa meridionale (SADC) è stato eliminato dalla lista degli interventi nei dibattiti alla quarta commissione delle Nazioni Unite che riguarda i contenziosi politici, per grave incidente diplomatico.
Dall’adozione di una chiara decisione della Conferenza dei capi di stato e di governo dell’Unione Africana (UA) nel 2018, la quale ha affermato l’esclusività delle Nazioni Unite nel trattamento della questione del Sahara e ha limitato il ruolo dell’UA ad un semplice accompagnamento degli sforzi dell’ONU nella risoluzione di questo conflitto regionale, il Sudafrica ha mobilitato tutti suoi mezzi diplomatici per fornire un nuovo impulso alle tesi anti integrità territoriale marocchina, in particolare all’interno di SADC e dell’ONU.
Pretoria ha infatti orientato le sue azioni verso la SADC, di cui assicura la leadership politica ed economica, per spingere questa Comunità economica regionale ad adottare una posizione comune favorevole alle tesi separatiste.
L’obiettivo di tale iniziativa è di creare un blocco di sostegno africano che potrebbe difendere gli interessi della “Rasd” (l’autoproclamata Repubblica Sahawi) nei forum regionali e internazionali.
E’ proprio in quest’ottica che il Sudafrica ha elaborato, unilateralmente e a nome della SADC, una dichiarazione sulla decolonizzazione e i contenziosi politici in Africa che contiene un paragrafo che compromette l’integrità territoriale del Marocco. Tale dichiarazione addirittura era iscritta nell’elenco e doveva essere presentata durante il dibattito generale della 4a Commissione dell’ONU dal rappresentante permanente del Mozambico.
Ma qualcosa è andato storto: diversi membri della SADC, in particolare la Repubblica Democratica del Congo, le Comore, il Malawi, l’Eswatini e lo Zambia, non hanno solo espresso il loro rifiuto al contenuto della dichiarazione in questione, ma hanno sottolineato che i termini della dichiarazione sul Sahara Marocchino non rispecchiavano in alcun modo le loro posizioni in materia, denunciando al contempo il modo unilaterale con cui la dichiarazione era stata elaborata.
Di fronte alla forte opposizione dei paesi membri della SADC, il rappresentante permanente del Mozambico ha rinunciato a fare la sua dichiarazione.
La SADC si è quindi ritirata dall’elenco degli oratori registrati per prendere la parola.
Questo incidente dimostra chiaramente la divisione in seno alla SADC sulla questione del Sahara Marocchino. Infatti un gran numero di paesi della regione non condivide la posizione sudafricana ostile all’integrità territoriale del Regno del Marocco, ossia il Malawi, l’Unione delle Comore, lo Zambia, il Madagascar, l’Eswatini, la RDC, la Tanzania, le Seychelles e l’Angola.