Saharawi: Fantinati (M5S) presenta un’interrogazione sulla gestione dei fondi di cooperazione

di Belkassem Yassine

Mattia Fantinati, deputato italiano (M5S) nonché ex sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Conte, ha presentato un’interrogazione al ministro degli Esteri Luigi Di Maio per chiedere se verrà prevista l’adozione di “iniziative per finanziare anche nel 2021 per le organizzazioni internazionali attive nei campi rifugiati saharawi e se sia a conoscenza dei meccanismi di monitoraggio posti in essere dalle organizzazioni internazionali che ricevono i finanziamenti per evitare una diversione dei fondi in favore di enti diversi da quelli finanziati”.
Nell’interrogazione il deputato nota che, oltre ai finanziamenti italiani nell’ambito della cooperazione internazionale per l’attività di assistenza umanitaria nei campi profughi saharawi, l’Unione Europea fornisce “9 milioni di euro all’anno in aiuti”, e che “il Fronte Polisario, l’autorità che rappresenta il popolo saharawi a livello internazionale, gestisce o fruisce di diversi fondi frutto della cooperazione internazionale e ha la responsabilità in merito alla gestione dei summenzionati campi profughi”. “In data 29 dicembre 2020 – spiega il parlamentare -, l’allora vice ministra Emanuela Del Re ha deliberato la concessione di un contributo di emergenza del valore di 500mila euro al Programma alimentare mondiale (Pam) e un ulteriore contributo di 500mila euro al Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef) per attività nei campi rifugiati Saharawi in Algeria
Fantinati fa tuttavia notare che “ci sono state accuse di frodi nella gestione degli aiuti internazionali”, e che “la situazione umanitaria nei campi profughi saharawi potrebbe facilitare le infiltrazioni di gruppi jihadisti attivi nell’area”.
Come riportato sui media, “il Parlamento europeo ha affrontato ufficialmente il 2 luglio il caso della sottrazione degli aiuti umanitari destinati alle popolazioni nei campi di Tindouf, nel territorio algerino, in un’audizione del commissario Lenarčič”. Lo sloveno Janez Lenarčič è commissario europeo per la gestione delle crisi, ed è stato in passato direttore dell’Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani all’interno dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce).
Sempre i media hanno riportato di detenzioni arbitrarie denunciate dalle vittime o dai loro famigliari, della segnalazione al Commissario Onu per i diritti umani Michelle Bachelet, sottoscritta da 295 Ong, in cui vengono denunciate le condizioni nei campi saharawi, ma vi è anche un rapporto dell’Olaf (Ufficio antifrode dell’Unione) ripreso nel gennaio 2015 da Agence France Presse/Le Monde, “che ha rivelato l’appropriazione indebita ‘ben organizzata, lunga anni’ da parte del Fronte Polisario degli aiuti umanitari designati per i profughi saharawi”.