San Marino. Scandalo per un festino di politici durante le restrizioni

di Giuliano Bifolchi

SAN MARINO. La Repubblica di San Marino sta affrontando uno dei periodi più difficili dall’inizio della diffusione della pandemia del Covid-19, con restrizioni che hanno portato il coprifuoco alle ore 20. Una situazione di crisi sanitaria alleviata recentemente dall’invio dei vaccini Sputnik V da parte della Federazione Russa, che si riflette per gioco forza nell’economia nazionale e di conseguenza con lo scontento dell’opinione pubblica.
In questo contesto fa scalpore il festino organizzato da politici e membri dell’attuale governo per celebrare la nomina dei nuovi capitani reggenti della Repubblica: nella serata del 1 aprile 2021 consiglieri ed esponenti politici della maggioranza si sono riuniti presso via Gino Giacomini per festeggiare clandestinamente il successo politico, secondo quanto constatato da una pattuglia della Gendarmeria sammarinese che giunta sul posto ha redatto più di un verbale. Le irregolarità rilevate nel retrobottega di un esercizio commerciale vanno dal mancato rispetto del divieto di assembramenti al non utilizzo della mascherina, anche se le autorità locali sono al vaglio delle prove per decidere se procedere con sanzioni maggiori.
La notizia ha fatto scalpore tra l’opinione pubblica sammarinese, perché proprio in questi giorni il governo aveva avallato nuovi provvedimenti e restrizioni volti a contrastare la diffusione del Covid-19, con il segretario alla Sanità (ministro della Sanità, ndr.) Roberto Ciavatta che aveva intimato ai cittadini sammarinesi un forte “Restate a casa”, monito, secondo quanto riportato dai media e dai social network locali, non rispettato dal segretario stesso il quale insieme al direttore sanitario dell’Istituto di Sanità sammarinese, Sergio Rabini, e altri 8 consiglieri di maggioranza aveva preso parte al festino incriminato.
Ad avallare quanto denunciato da alcuni cittadini sammarinesi e dall’opposizione ci sarebbe un video che ritrae persone in evidente stato di ebbrezza al di fuori del locale, così come storie di Instagram diffuse e poi cancellate rapidamente dai politici in clima di festeggiamento.
In questi mesi la Repubblica di San Marino è stata oggetto di forte interesse nel panorama geopolitico europeo avendo il Titano deciso di acquistare il vaccino russo Sputnik V per sopperire alla crisi sanitaria e a seguito della mancata consegna di una parte dei vaccini Pfizer-BioNTech da parte dell’Italia. Ai 7.500 vaccini consegnati dalla Russia lo scorso gennaio dovrebbero seguire altre dosi a dimostrazione di una cooperazione e partnership tra Mosca e San Marino in ascesa.
Quello che alcuni hanno etichettato come il “San Marino Gate” potrebbe rivelarsi un fatale errore per l’attuale maggioranza di governo, qualora le indagini dovessero dimostrare la veridicità della accuse, e creare una crisi politica all’interno del Titano che nell’ultimo periodo sta cercando sempre di più di ritagliarsi un proprio spazio di manovra a livello europeo e internazionale guardando non solo alla Russia, ma anche ad altri partner in un contesto, quello dell’Unione Europea e italiano, che sembra invece essere tornato nell’orbita di Washington in maniera sempre più preponderante.