Scozia. Aumenta il consenso verso l’indipendenza dal Regno Unito

di Alberto Galvi –

Nelle ultime settimane Il sostegno all’indipendenza scozzese non è mai stato così elevato in quanto oltre la metà degli scozzesi vuole lasciare il Regno Unito.
Questa escalation indipendentista è stata attribuita al successo della Scozia nel controllo del coronavirus rispetto all’Inghilterra e alla schiacciante ostilità scozzese nei confronti della Brexit.
Per questa ragione circa la metà degli scozzesi vuole che la Scozia diventi un Paese indipendente, rispetto a chi sostiene l’Unione anglo-scozzese.
Anche il sostegno al SNP (Scottish National Party), il partito indipendentista del premier Nicola Sturgeon sta raggiungendo livelli record. Il SNP è in procinto di ottenere la maggioranza assoluta alle elezioni parlamentari scozzesi del prossimo maggio.
L’indipendenza sarà senza dubbio la questione centrale alle prossime elezioni. La vittoria elettorale di Johnson lo scorso anno è stata un momento decisivo.
I conservatori britannici hanno vinto la maggior parte dei collegi elettorali inglesi il 12 dicembre scorso, portando via i voti ai laburisti nelle roccaforti della classe operaia, riformando così radicalmente il panorama politico inglese.
In Scozia invece i conservatori inglesi hanno perso terreno, perdendo sette dei loro tredici posti conquistati dal SNP.
Se il principale obiettivo del governo scozzese era quello di garantire un nuovo referendum giuridicamente valido attraverso il consenso elettorale nel Regno Unito questo risultato non è andato a buon fine. 
La premier scozzese Nicola Sturgeon, ha richiesto così una maggiore autonomia per la Scozia dopo il risultato elettorale dello scorso dicembre, ma è stata respinta dal premier britannico Boris Johnson.
Se l’​​SNP vincesse le prossime elezioni produrrebbe una nuova maggioranza che chiederebbe un mandato per il referendum. 
Una maggioranza a favore dell’indipendenza esiste già nel parlamento scozzese, ma una rinnovata vittoria elettorale dimostrerebbe una chiara volontà da parte del popolo scozzese di volere l’indipendenza dal Regno Unito.
Il dibattito sull’indipendenza scozzese è stato fortemente improntato nel 2016 sulla Brexit, obbligando gli elettori a scegliere tra l’Unione europea e il Regno Unito poiché non era più possibile scegliere entrambi.
Questo presupposto ha anche cambiato le basi del dibattito tra le parti, poiché la Scozia e il resto del Regno Unito avrebbero cercato relazioni divergenti con l’Unione europea.
L’obiettivo del SNP è quello di ottenere il risultato come il primo referendum sull’indipendenza del 2014, attraverso un trasferimento temporaneo di autorità al parlamento scozzese per un referendum legale e un accordo tra i governi scozzese e britannico sul voto.
Le prossime elezioni scozzesi si dimostreranno decisive nel determinarne l’indipendenza, che sarà fortemente modellata sia dalla Brexit che dal coronavirus.
Il premier britannico Johnson respingerà molto probabilmente la proposta della Sturgeon di ripresentare il quesito referendario come nel 2014, indipendentemente dall’elevato sostegno all’autonomia e dai risultati elettorali del prossimo anno.
L’SNP sarebbe felice che la Scozia diventasse indipendente partendo dal presupposto che l’Inghilterra completi la sua procedura di fuori uscita dall’Unione europea senza interruzioni.