Scozia. Si è dimessa dopo otto anni il primo ministro Nicola Sturgeon

di Alberto Galvi

Si è dimessa dopo otto anni il primo ministro scozzese Nicola Sturgeon, la quale è diventata la leader del SNP (Scottish National Party) al potere sulla scia del referendum sull’indipendenza del 2014, quando il paese ha votato il 55 per cento per rimanere come parte del Regno Unito. La Sturgeon ha affermato di volere un nuovo referendum prima della fine del 2023, in quanto è stata critica nei confronti dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.
La Sturgeon rimarrà al suo posto fino a quando il suo successore non sarà eletto, e resterà membro del Parlamento scozzese. La pasionaria ha portato il SNP a un clamoroso successo alle elezioni del 2015 conquistando 56 seggi su 59, rendendolo il terzo partito più grande del Regno Unito.
Nelle ultime settimane la premier scozzese era stata sottoposta a pressioni significative per le riforme di genere del suo governo. La Scozia aveva approvato una legge sulla riforma del riconoscimento di genere, rendendo più facile per le persone cambiare il proprio genere legale.
Il governo del primo ministro britannico Rishi Sunak ha bloccato il disegno di legge in quanto avrebbe potuto influenzare lo status quo nel resto del Regno Unito. Anche l’SNP ha subito un duro colpo a novembre, quando la Corte suprema del Regno Unito ha stabilito che il governo scozzese non poteva indire un secondo referendum senza l’approvazione del Parlamento britannico.
I vari governi conservatori a Londra hanno affermato che il referendum del 2014 è stato una decisione irripetibile, perlomeno in tempi brevi, anche se le prossime elezioni generali britanniche saranno trasformate in un referendum de facto per aumentare le pressioni su Londra affinché conceda un altro voto.
Intanto sono aperte le candidature per eleggere il successore di Nicola Sturgeon. I nomi papabili sono John Swinney, Kate Forbes e Angus Robertson.