di Giuseppe Gagliano –
Il contesto politico in Senegal sta attraversando un periodo di grande fermento a causa delle elezioni legislative anticipate fissate per domani. Il presidente Bassirou Diomaye Faye e il suo partito, i Patrioti Africani del Senegal per il Lavoro, l’Etica e la Fraternità (Pastef), si trovano in una posizione di forza, grazie alla popolarità che hanno saputo conquistare nel corso degli ultimi anni. Tuttavia, nonostante le aspettative di Faye che un allentamento delle regole per la presentazione delle candidature avrebbe portato a una frammentazione dell’opposizione, sembra che la strategia non stia producendo i risultati sperati.
Il presidente Faye ha sperato che l’ampia apertura concessa alle candidature favorisse la dispersione dei voti tra una miriade di piccoli partiti e movimenti di opposizione. La sua intenzione era quella di creare un campo elettorale frastagliato, in cui la mancanza di coesione tra i vari attori politici avrebbe indebolito la sfida al dominio del suo partito. Tuttavia, questa mossa non ha portato alla frammentazione sperata, anzi ha generato una dinamica inaspettata. Nonostante la presenza di numerose formazioni politiche, molte delle quali poco strutturate e con scarsa capacità di competere su scala nazionale, l’opposizione sembra aver trovato un nuovo slancio.
La strategia di Faye, basata sull’idea che la moltiplicazione delle candidature avrebbe favorito il suo partito, non sta dando i frutti desiderati. Al contrario, la popolarità crescente del Pastef, anziché indebolirsi di fronte alla competizione, sembra consolidarsi. Le elezioni anticipate sono state convocate in un contesto di forti tensioni politiche e sociali, con l’opposizione che ha accusato il governo di utilizzare strumenti legislativi per limitare la partecipazione democratica e di manipolare il processo elettorale a proprio vantaggio. Il clima politico è diventato particolarmente teso dopo che il governo ha introdotto nuove normative che dovevano, almeno formalmente, garantire una maggiore trasparenza nel processo di candidatura. In realtà, secondo i critici, queste modifiche sono state progettate per creare divisioni all’interno dell’opposizione e ridurne la capacità di competere efficacemente contro il partito al potere.
Nonostante questi tentativi, il presidente Faye e il Pastef continuano a godere di un ampio sostegno popolare, in gran parte dovuto alla capacità di Faye di porsi come un leader vicino al popolo, che comprende le loro difficoltà e promette riforme concrete per migliorare la vita quotidiana dei senegalesi. Il Pastef, infatti, si è distinto per il suo impegno a favore della trasparenza, della lotta alla corruzione e del miglioramento delle condizioni economiche, fattori che hanno attirato un gran numero di sostenitori, soprattutto tra i giovani. La popolarità di Faye è cresciuta nonostante le difficoltà economiche che il paese ha affrontato negli ultimi anni, aggravate dalla pandemia di COVID-19 e dalle crisi internazionali che hanno colpito l’approvvigionamento di beni essenziali. Il leader del Pastef è riuscito a canalizzare il malcontento popolare verso un movimento che promette di ribaltare il vecchio sistema politico, considerato da molti corrotto e inefficace.
Le elezioni legislative anticipate del 17 novembre rappresentano quindi un banco di prova non solo per il presidente Faye e il suo partito, ma anche per la capacità dell’opposizione di coalizzarsi in un fronte comune. Nonostante i tentativi del governo di frammentare il campo avversario, emergono segnali che indicano una possibile convergenza tra diversi gruppi di opposizione, intenzionati a contrastare l’egemonia del Pastef. Tuttavia, il percorso verso una coalizione unitaria è complicato dalla mancanza di una leadership forte e riconosciuta che possa unire le varie anime del fronte anti-governativo.
Nel complesso l’elezione si prospetta come un evento cruciale per il futuro politico del Senegal. Se il Pastef riuscirà a ottenere una maggioranza parlamentare, il presidente Faye sarà in una posizione ancora più forte per portare avanti il suo programma di riforme e consolidare il suo potere. D’altra parte, un successo dell’opposizione potrebbe segnare un punto di svolta, aprendo la strada a un maggiore pluralismo politico nel paese. Tuttavia, la realtà sul campo suggerisce che il carisma e la popolarità di Faye, uniti alla mancanza di coesione tra le forze di opposizione, rendono improbabile una sconfitta del Pastef in questa tornata elettorale.