Separatismi monetari. Uno studio del prof. Hancké

IG –

Grazie, non solo, ai moti populisti l’idea di scindersi dagli attuali accordi politico-economico per crearne di nuovi più vantaggiosi si sta evolvendo in un’allettante possibilità, non è quindi solo propaganda. Quello che molto spesso manca nei dibattiti a riguardo è un’analisi a lungo termine delle conseguenze macro e micro economiche, nonché gli effetti politici e sociali che questi cambiamenti si trascinerebbero.
Nell’ottica di colmare questo vuoto IG, in collaborazione con il Prof. Hancké della London School of Economics, ha pubblicato uno studio in cui ha sviluppato nove ipotetici scenari in cui uno stato, regione o persino città rivendichi indipendenza, al fine di creare una propria nuova moneta e posizionarsi meglio nella realtà geopolitico-finanziaria esistente e in costante divenire.
Alcune regioni che stanno considerando una secessione monetaria, lo fanno da una posizione di forza: una regione economicamente importante con caratteristiche uniche potrebbe farlo per sfruttare i punti di forza esistenti, come commenta il Prof. Hancké.

Germania
”La volontà politica delle élite europee di mantenere intatto l’Euro è molto forte, come abbiamo potuto vedere nei vari salvataggi della Grecia. Così forte da sostenere perfino i costi della moneta unica – a meno che, però, gli elettori e i politici tedeschi non comincino a percepire questi costi come troppo scomodi”.

Londra
“A meno che la secessione monetaria non porti alla secessione politica e alla richiesta della nuova città-stato di Londra di essere ammessa nell’Ue (di modo da rimanere il centro finanziario dell’Unione europea), il passaggio a una moneta indipendente comporterebbe probabilmente più costi che benefici”.

India
“I vantaggi politici di una sovranità monetaria sono, nel migliore dei casi, modesti e probabilmente controbilanciati dalle conseguenze negative. La nuova moneta susciterebbe tensioni sia all’interno della regione che con lo Stato dell’India centrale”.

Sud Africa
“Perdere la parte economicamente più ricca e politicamente più significativa del paese sarebbe un colpo devastante per il Sud Africa”.

San Paolo
“I vantaggi di un’indipendenza monetaria sono contrastanti, ma sicuramente una secessione avvantaggerebbe lo stato di San Paolo a favore di una stabilità monetaria”.

Altre aree invece potrebbero partire da una situazione di debolezza politica ed economica, fiduciosi del fatto che nuova valuta potrebbe rafforzare le prospettive di crescita.

Sicilia
“La regione ha un potenziale limitato di crescita industriale di settori per cui una valuta più morbida sarebbe più appropriata”.

Mongolia
“La crescita trainata dalle esportazioni, una classica strategia di sviluppo economico per i paesi poveri, sarebbe un’opportunità reale per la regione”.

Michigan
“Non è chiaro in che misura il tasso di cambio sfavorevole del dollaro possa spiegare la maggior parte dei problemi del Michigan e di altri stati parte della storica ‘Cintura della Ruggine’”.

Porto Rico
“Il Porto Rico dovrebbe sviluppare altri mezzi per affrontare il suo problema numero uno, la totale mancanza di crescita economica”.

Per leggere l’intero studio basta cliccare sull’immagine sottostante.Secessione monetaria
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