di Giuseppe Gagliano –
Il presidente francese Emmanuel Macron si è recato in a Belgrado dove ha incontrato il collega serbo Aleksandar Vucic: i due hanno stretto un accordo per l’acquisto da parte serba di 12 caccia Rafale, una mossa che consente alla Serbia di modernizzare la propria forza aerea abbandonando i vecchi jet di epoca sovietica, e di rafforzare il proprio ruolo come potenza militare regionale. Vucic ha espresso gratitudine verso Macron, sottolineando l’importanza di questo passo per la cooperazione bilaterale e la sovranità europea. L’accordo del valore di 2,7 miliardi rafforza i legami tra Belgrado e Parigi, segnando un allontanamento parziale della Serbia dalla sua tradizionale alleanza con la Russia, nonostante il paese balcanico continui a mantenere una posizione ambigua riguardo alle sanzioni contro Mosca. Inoltre questo accordo arriva in un momento in cui la Francia cerca di consolidare la propria influenza nei Balcani occidentali, una regione che storicamente rappresenta un crocevia di influenze tra est e ovest, e dove attori esterni come la Russia e la Cina hanno cercato di espandere la loro influenza.
Il rafforzamento della cooperazione economica tra Francia e Serbia, testimoniato dall’aumento degli scambi commerciali e dalla partecipazione di imprese francesi a importanti progetti infrastrutturali in Serbia, come la gestione dell’aeroporto Nikola Tesla e la costruzione della metropolitana di Belgrado, sottolinea ulteriormente questa tendenza.
L’accordo sui Rafale dunque non solo potenzia la capacità militare della Serbia, ma rafforza anche la posizione della Francia come partner chiave nella regione, potenzialmente influenzando l’allineamento strategico della Serbia nel lungo termine. Questo sviluppo potrebbe anche avere ripercussioni sulla candidatura della Serbia all’Unione Europea, un processo in stallo a causa delle complesse relazioni con il Kosovo. La dichiarazione di Macron secondo cui la Serbia appartiene pienamente all’Ue suggerisce una volontà politica di favorire l’integrazione europea della Serbia, sebbene permangano sfide significative, tra cui la normalizzazione dei rapporti con il Kosovo.
In sintesi l’accordo per i caccia Rafale rappresenta un passo importante nelle relazioni franco-serbe e potrebbe segnare un cambiamento negli equilibri geopolitici nei Balcani, un’area che rimane cruciale per la stabilità e la sicurezza dell’intera Europa.