SHALABAYEVA. Russia ha chiesto a Francia estradizione Ablyazov

TMNews – 

ablyazovLa Russia ha inviato alla Francia i documenti per la richiesta d’estradizione di Mukhtar Ablyazov, l’ex numero uno della banca privata kazaka Bta, arrestato in una villa a Cannes dopo che già la moglie Alma Shalabayeva con la figlia Alua erano state espulse dall’Italia verso il Kazakistan. Lo ha comunicato oggi, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Ria Novosti, il viceprocuratore generale russo. Ablyazov, che è un ex ministro di Astana, è stato arrestato il 31 luglio. Oltre a Mosca, sia il Kazakistan che l’Ucraina chiedono l’estradizione dell’ex banchiere e politico, che è sospettato di aver distratto oltre 5 miliardi di euro di fondi dalla banca. La vicenda tuttavia è stata bollata da diverse organizzazioni per i diritti civili come una persecuzione da parte del regime del presidente kazako Nursultan Nazarbaiev nei confronti di un oppositore politico. Al momento, comunque, la richiesta di estradizione che pare avere più possibilità è quella ucraina. La Francia non ha un accordo di estradizione con il Kazakistan, mentre la consegna alla Russia dovrebbe essere ostaciolata da problemi procedurali relativi ai tempi di prescrizione. La Bta Bank era la più importante banca privata del Kazakistan, prima di essere nazionalizzata dal governo di Astana nel 2009. Ablyazov, che era stato ministro di Nazarbaiev ma che era ormai da tempo oppositore del presidente, fuggì in Gran Bretagna, dove nel 2011 ottenne asilo politico. Nel 2009 la nuova Bta Bank ha denunciato a Londra il suo ex numero uno per la distrazione di fondi. Il ricorso della banca fu accolto. La vicenda Ablyazov ha avuto un complesso coté italiano. A fine maggio la moglie di Ablyazov, Alma Shalabayeva, fu fermata con la figlioletta Alua in un blitz della polizia italiana vicino Roma. La donna e la bambina, nel giro di tre giorni, furono espulse verso il Kazakistan. Ricostruzioni giornalistiche hanno poi rilevato gravi anomalie nei passaggi che hanno riportato Shalabayeva in Kazakistan, tanto che il governo italiano ha dovuto ritirare l’espulsione stessa, quando ormai Shalabayeva e la figlia erano ormai in Kazakistan.