Siria. Al via la tregua nel sud-ovest

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Alle 12.00 ol. è entrata in vigore nella Siria sud-occidentale la tregua promossa nell’incontro a margine del G20 del presidente russo Vladimir Putin con il collega statunitense Donald Trump. Nello specifico il cessate-il-fuoco interessa le province di Quneitra, Daraa e Sweida, ed al momento l’Osservatorio siriano per i Diritti umani, organizzazione con base a Londra e vicina alle opposizioni, ha riferito che “permane la calma”.
La tregua sembra essere stata voluta da Trump per ostacolare le milizie sciite degli Hezbollah, che nell’area hanno prevaricato su quelle ribelli e su quelle dei qaedisti di Jabat Fatah al-Sham (ex al-Nusra) loro alleati, e quindi scongiurare la creazione di un corridoio a influenza iraniana che sarebbe partito da Teheran e sarebbe arrivato senza soluzione di continuità fino in Libano, passando a ridosso di Giordania e Israele.
D’altro canto gli Hezbollah stavano ammassando truppe nella provincia di Daraa, dove fin dall’inizio del conflitto operano in modo più o meno ufficiale i pasdaran iraniani.
“Abbiamo negoziato un cessate il fuoco per alcune parti della Siria che salverà delle vite. Adesso è il momento di andare avanti e lavorare in modo costruttivo con la Russia!”, ha twittato oggi Trump, mentre ad Amburgo Putin aveva parlato di un “cambiamento nell’atteggiamento degli Stati Uniti, diventato più pragmatico”.
Le aree interessate rappresentano una delle quattro di “de-escalation” stabilite con l’accordo a tre di maggio ad Astana, ovvero Iran, Turchia, Russia, accordo che in realtà non ha trovato fino ad oggi una concreta applicazione.
Con una nota la Farnesina ha espresso “Grande apprezzamento per l’entrata in vigore, oggi, dell’accordo tra Stati Uniti, Russia e Giordania, per una tregua nella regione sud-occidentale della Siria.
Si tratta di un passo importante verso una stabilizzazione sostenibile e duratura dell’area e la facilitazione degli accessi umanitari, nell’interesse della popolazione siriana e dei Paesi vicini.
Nel fare appello alle parti siriane e ai loro sponsor affinché la tregua sia seriamente rispettata, incoraggiamo gli Stati Uniti e la Russia a proseguire il dialogo per consolidare l’accordo e, possibilmente, estenderlo ad altre aree sensibili del Paese, anche nel quadro della lotta a ISIL. Solo così si potrà porre fine alle sofferenze della popolazione siriana e creare una atmosfera più propizia a una genuina transizione politica.
In tale contesto, reiteriamo il nostro sostegno agli sforzi dell’inviato ONU, de Mistura, in vista dell’imminente ripresa dei negoziati intrasiriani di Ginevra”.