Siria. al-Assad vola da Putin. E domani trilaterale Russia, Turchia e Iran

di Angelo Gambella –

Visita a sorpresa ieri del presidente della repubblica araba di Siria Bashar al-Assad al presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. A Sochi al-Assad ha discusso, con il suo principale sostenitore, della situazione siriana e del processo politico che potrebbe avere un notevole sussulto nelle prossime settimane, ora che sul terreno all’Isis è rimasto meno del 5% del territorio siriano.
Putin non ha mancato di precisare come “la lotta al terrorismo in Siria è prossima alla fine”.
al-Assad ha dichiarato che quel che conta oggi è la fine dello spargimento di sangue e che è disposto a lavorare con qualsiasi paese disposto a contribuire ad una soluzione politica, purché questa si basi sulla conservazione della sovranità nazionale siriana. In effetti al-Assad prova a ricucire i rapporti con altri paesi della regione come l’Egitto e a rafforzare quelli con stati che non hanno mai abbandonato Damasco come l’Oman e la Tunisia, ma anche a tendere la mano all’occidente. Anche in questo senso va letta la visita di due giorni fa della prima donna di Siria Asma al-Assad all’ospedale italiano di Damasco gestito dalle suore “figlie di Maria dell’ausiliatrice”.
Il leader di Damasco ha voluto ringraziare Mosca per aver preservato, soprattutto con l’impegno e sacrificio militare, l’integrità politica della Siria. E si è detto certo che la Russia “supporterà Damasco affinché vengano evitate interferenze esterne nel processo politico in corso”.
Presenti all’incontro anche il numero uno della difesa russa Sergei Shoigu, così come nelle fotografie si nota il sempre presente portavoce militare Konashenkov.
A Sochi è intanto tutto pronto per il previsto il trilaterale di domani tra i presidenti di Russia, Turchia e Iran, la triade che prova a risolvere la crisi siriana attraverso i colloqui di Astana ed altri incontri a vari livelli svolti nelle ultime settimane. E a questo proposito il presidente iraniano Hassan Rouhani ha dichiarato quest’oggi la “fine” dello Stato Islamico in un messaggio televisivo. Anche Ergodan si è più volte espresso sulla questione siriana negli ultimi giorni, e il principale obiettivo turco continua ad essere il contenimento dell’espansione delle forze curde.
Sulla Siria il capo del Cremlino ha in programma oggi un colloquio telefonico con la Casa Bianca, ma oltre a Trump, Vladimir Putin potrebbe sentire anche gli altri “leader regionali” che ha sottolineato sono coinvolti nei negoziati: Iraq, Arabia Saudita, Egitto e Giordania.