Siria. Bashar al-Assad riappare in pubblico: false le voci di un ictus

di Angelo Gambella – 

Come in tutti i regimi e in quei governi con poteri concentrati nell’uomo forte di turno, così anche nella Siria di Bashar al-Assad, se il rais non si presenta in pubblico per alcuni giorni, vengono alimentate voci di malattie, anche gravi.
E così alcuni militanti ed attivisti dell’opposizione siriana, ripresi da vari quotidiani arabi, ripetevano nei giorni scorsi che il capo dello stato era gravemente ammalato, pare avesse avuto un ictus a causa dello stress accumulato in 5 anni di guerra, mentre altri sostenevano fosse stato avvelenato. Inoltre, da un media iracheno in lingua inglese, si affermava da fonti ritenute sicure che Maher al-Assad, fratello minore di Bashar fosse sul punto di prendere il potere sostenuto non solo dagli alawiti di Siria ma pure dalle potenze straniere principali alleate di al-Assad nel conflitto siriano.
E come in tutte le storie sulle sorti degli uomini forti che governano un paese, le smentite ufficiali non sono bastate a placare le voci che si sono alimentate e hanno trovato ascolto sui media esteri. A nulla è servita la piccata smentita sullo stato di salute del presidente diffusa attraverso l’agenzia stampa ufficiale della Repubblica Araba siriana il 27 gennaio.
Il 29 gennaio al-Assad ha continuato a non mostrarsi ed alcuni ben informati hanno collocato il presidente non a Damasco ma nella natale Qardaha e comunque in buona salute.
Fino al 30 gennaio è stato un rincorrersi di voci, che hanno continuato anche quando veniva diffusa la notizia di una conversazione telefonica tra al-Assad e l’omologo venezuelano Nicolas Maduro. Poi è stata la volta di un “selfie” postato sui social, pare dallo stesso al-Assad, ma senza data certa.
Ieri mattina l’agenzia SANA ha diffuso immagini e video di un incontro tenuto da al-Assad con un gruppo di industriali di Damasco. Le immagini mostravano al-Assad in buona salute, ma pure stavolta non c’era data certa, inoltre l’audio del filmato era compromesso da altre voci, quella del presidente non arriva chiara: tanto è bastato per continuare ad alimentare dubbi sugli esiti di un ictus sulla proprietà di linguaggio di al-Assad.
La buona salute del presidente, capo delle forze armate di un paese in guerra, è estremamente importante per auspicare una conclusione favorevole del conflitto. Le forze di opposizione e il più temibile ISIS potrebbero trarre giovamento da lotte di successione o comunque dall’indebolimento del regime/governo in carica.
Questo però sembra essere solo un’ipotesi di studio: nell’odierna Siria al-Assad risulta saldamente al potere. Sempre che il regime non sia davvero tanto abile da mostrare in salute un presidente gravemente ammalato.