Siria. Cannonate fra turchi e siriani. Poi la rappresaglia di Erdogan

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E’ saltato il pattugliamento congiunto di Russia e Turchia nella Siria settentrionale e in particolare presso la provincia curda di Kobane, dopo lo scontro a fuoco fra i militari turchi e quelli siriani regolari nella regione di Idlib.
Da quanto si è appreso i siriani hanno sparato colpi di cannone sulle postazioni turche provocando 6 morti fra i militari, azione alla quale è seguita la risposta turca con il cannoneggiamento delle posizioni siriane. Le vittime tra i regolari di Damasco sarebbero oltre trenta.
Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha chiesto il rispetto dell’accordo di Astana ed ha invitato Mosca a non opporsi alla rappresaglia turca sui siriani, ma il Cremlino ha risposto che non erano stati comunicati gli spostamenti dei militari turchi nella regione.
La rappresaglia turca è comunque partita, ed in poco tempo, come ha comunicato all’Anadolu il ministro della Difesa turco Hulusi Akar, sono stati colpiti da raid aerei 54 obiettivi siriani nella regione di Idlib, ed uccisi 76 soldati regolari.
Nella regione siriana di Idlib vi sono i “ribelli” lì condotti dopo la conquista dei territori da parte del regime di Damasco, ma in buona parte si tratta di miliziani jihadisti di Hayat Tahris al-Sham, ex al-Nusra, ex al-Qaeda.