Siria. Continuano i combattimenti nel nord. L’Onu, ‘900mila sfollati, bambini all’addiaccio’

Ad Aleppo riapre l’aeroporto, ma nella provincia gli scontri sono durissimi. Erdogan minaccia un nuovo intervento militare.

di Guido Keller

Non accennano a diminuire di intensità le violenze per l’offensiva dei militari siriani supportata dai raid russi sulla provincia di Idlib, la sacca nel nord del paese dove ribelli e combattenti turcomanni, sostenuti dalla Turchia, ma soprattutto miliziani jihadisti di Hayat Tahris al-Sham (ex al-Nusra, ex al-Qaeda) stanno opponendo ai regolari una strenua resistenza. Mark Cutts, vice coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per la crisi siriana, ha riferito di 1.900 morti nei nove medi di offensiva, ma il dramma riguarda soprattutto i civili, con il sottosegretario Onu per gli Affari umanitari e coordinatore dei soccorsi d’emergenza, Mark Lowcock, che parla del raggiungimento di “un nuovo livello dell’orrore” fatto di 900mila sfollati accalcati nei pressi del confine turco di cui il 60% bambini costretti, come riporta l’Unicef, a dormire all’addiaccio per le rigide temperature che in questi giorni sono arrivate a 11 gradi sotto zero, spesso costretti a ripari di fortuna come tende e persino cartoni. L’Ong Hurras Network, gruppo di Idlib che si rifà a Save the Children, ha riferito di almeno sette bambini morti per il freddo.
Anche nella zona di Aleppo sono in corso combattimenti: due cliniche sono state colpite dalle bombe e danneggiate a Darat Izza, ad una trentina di chilometri dalla città. Succede infatti non di rado che per sfuggire agli attacchi ed alle rappresaglie i miliziani si portino nei pressi di scuole ed ospedali per non essere colpiti, mettendo così a rischio pazienti e personale sanitario.
Scontri intensi sono registrati a sud ovest di Aleppo, ma nella città di Aleppo le cose sembrano andare meglio, la città è stata dichiarata sicura ed il ministro siriano dei trasporti Ali Hammud, ha comunicato la riapertura a giorni dello scalo aereo internazionale.
L’agenzia ufficiale Sana ha riportato di almeno una trentina di centri abitati riconquistati in questi giorni nella provincia di Aleppo: “L’esercito continuerà ad avanzare”, si legge in una nota, “con lo scopo di eliminare il resto delle organizzazioni terroristiche presenti in Siria”.
Il presidente turco Recep Tayyp Erdogam, che sponsorissa i combattenti anti-regime di Damasco, è tornato a minacciare un intervento militare diretto: “Se gli altri Paesi non riescono a darci garanzie – ha affermato -, dovremo farci carico da soli della nostre preoccupazioni di sicurezza. È solo una questione di tempo prima che iniziamo un’altra operazione nel nord-ovest della Siria a Idlib”.

Bambini siriani in campo profughi. (Foto Notizie Geopolitiche / EO).