Siria. Cresce il numero delle vittime dei bombardamenti su Idlib

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Proseguono i raid dell’esercito siriano su alcune località nei dintorni di Idlib, zona in un primo tempo classificata come di de-escalation dagli accordi Astana (Russia, Iran e Turchia), ma da dove continuano a partire attacchi dei “ribelli”, in realtà spesso gruppi che si rifanno a Hayat Tahrir al-Sham (ex al-Nusra, ex al-Qaeda).
A pagare tuttavia il prezzo di un conflitto che appare interminabile sono però i più deboli, ed l’Alto commissario Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha denunciato oggi che un numero crescente di civili resta vittime dei bombardamenti nell’”apparente indifferenza della comunità internazionale”. Ha continuato spiegando che “Nonostante i ripetuti appelli delle Nazioni Unite a rispettare il principio di precauzione e distinzione nel corso delle ostilità, quest’ultima incessante campagna di attacchi aerei da parte del governo e dei suoi alleati ha continuato a colpire strutture mediche, scuole e altre infrastrutture civili come mercati e panetterie: si tratta di siti civili e sembra altamente improbabile, dato lo schema ripetuto di questi attacchi, che siano stati tutti colpiti per caso”. Ha poi insistito che “gli attacchi intenzionali contro i civili sono crimini di guerra”.
E’ di 103 vittime civili di cui 26 bambini il bilancio degli ultimi 10 giorni di bombardamenti.