SIRIA. Esodo nel Nord Iraq, 30mila rifugiati da giovedi

Ansa

Piegati sotto il peso dei loro effetti personali, migliaia di profughi siriani, in maggioranza curdi, sono fuggiti nel Kurdistan iracheno negli ultimi giorni: quasi 30mila siriani hanno attraversato la frontiera da giovedì scorso lasciandosi alle spalle alla guerra e sono giunti nel Nord dell’Iraq, ha affermato a Ginevra un portavoce dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr). L’agenzia dell’Onu sta assistendo in questi giorni ad “un esodo dalla Siria all’Iraq come mai si era registrato precedentemente”. “Riteniamo che la maggioranza siano curdi siriani, ma non è ancora stato possibile verificarlo, mentre continuiamo a monitorare attentamente la situazione”, ha detto il portavoce Dan McNorton. Anche nei giorni scorsi, l’Unhcr aveva attirato l’attenzione sul fiume di siriani in fuga nell’Iraq settentrionale. Domenica, la delegata Unhcr in Iraq Claire Bourgeois segnalava così che le autorità al confine di Sahela avevano registrato l’arrivo di più di 5mila siriani e che molti altri erano diretti verso la frontiera e sabato scorso – afferma una nota dell’Unhcr – più di 10.000 siriani si erano riversati sul nuovo ponte Peshkhabour sul fiume Tigri, attraversando il nord Sahela. Fuggivano dal nord della Siria, in particolare da Aleppo”. Molte delle persone in fuga riportano di combattimenti tra diversi gruppi armati e di tensioni crescenti nella Siria settentrionale, comprese le città di Efrin, Aleppo, Hassake e Qamishly. Le autorità stimano che più di 15mila siriani siano fuggiti in Iraq tra giovedì e sabato attraverso il ponte di Peshkhabour. Generalmente a Peshkhabour sia il lato siriano che quello iracheno del confine sono rigorosamente controllati. L’Unhcr e i suoi partner si sono mobilitati per aiutare i nuovi rifugiati. Fino a giovedì scorso, i rifugiati siriani in Iraq erano 154mila. Dallo scoppio del conflitto in Siria più di due anni fa, sono quasi due milioni i siriani fuggiti nei Paesi limitrofi.