Siria. Erdogan vuole la zona di sicurezza contro i curdi

di Shorsh Surme –

Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan non si smuove dal suo chiodo fisso: eliminare i curdi dalla cartina geografica. Nel corso di un’intervista per la tv turca Star, Erdogan ha affermato che “La Turchia è determinata a distruggere il corridoio del terrore, che situa ad est del fiume Eufrate, indipendentemente da come si concluderanno i colloqui in corso con gli Stati Uniti per la creazione di una zona di sicurezza, che dovrebbe essere pianificata nel Kurdistan Siriano”, meglio conosciuto come Rojava.
Il presidente Usa Donald Trump non può tuttavia permettersi di dareluce verde alla Turchia per massacrare la popolazione curda, unico alleato in Siria e non solo dal momento che la carta curda rimane la più valida per garantire la stabilizzazione nella zona.
L’incontro tra le due delegazioni, quelle di Stati Uniti e Turchia, hanno iniziato i negoziati martedì scorso per discuter su un’eventuale “zona di sicurezza” nel nord della Siria allo scopo di creare un cuscinetto tra i combattenti curdi e il confine turco.
I curdi hanno respinto la creazione della fascia di un determinato numero di chilometri sotto il controllo turco lungo la parte siriana del confine tra i due paesi, un progetto che Erdogan coltiva fin dall’inizio del conflitto. L’anziano leader politico curdo Aldar Khalil ha affermato che i curdi accetteranno comunque lo spiegamento delle forze ONU lungo la linea di separazione tra combattenti curdi e truppe turche per scongiurare un’offensiva.
Da canto suo Sikri Hemo, membro del Comitato centrale del Partito Democratico Curdo-siriano, ha riferito all’agenzia di stampa Firat ANF che “la Turchia sta usando la zona sicura come scusa per invadere la regione curda e e rilanciare lo Stato Islamico nell’area”.