di Giacomo Dolzani –
Sono oltre 3.000 le autocisterne dello Stato Islamico (Isis) distrutte dai caccia russi dall’inizio dell’operazione militare in Siria, alle quali si devono aggiungere oltre 200 tra raffinerie ed impianti di pompaggio di prodotti petroliferi.
A dichiararlo è stato Dmitry Feoktistov, il vicedirettore del Dnct, il Dipartimento del ministero degli Esteri di Mosca per le nuove sfide e le minacce (Department for New Challenges and Threats). Feoktistov ha infatti affermato: “il terrorismo deve essere combattuto anche distruggendo le sue fonti di finanziamento e le sue infrastrutture, colpendo anche un settore fondamentale come quello energetico. Dall’inizio dell’operazione in Siria gli aerei russi hanno distrutto più di 3.000 autocisterne e 200 impianti di raffinazione e pompaggio del petrolio”.
Il supporto aereo fornito da Mosca è risultato fondamentale per la buona riuscita delle operazioni delle forze governative di Damasco, guidate dal presidente siriano Bashar al-Assad, consentendo loro di riconquistare la città di Aleppo e di strappare vaste porzioni di territorio al controllo dei terroristi.
Twitter: @giacomodolzani
