Siria. Governativi sconfiggono l’Isis nella valle dell’Eufrate

di Angelo Gambella – 

Questa mattina le unità di élite dell’esercito siriano denominate Forze Tigre hanno liberato le ultime località ancora controllate dall’Isis nella valle ad ovest dell’Eufrate.
Nel momento in cui le truppe governative provenienti da nord si sono congiunte con le forze che avanzavano da sud, l’ultimo tratto dell’autostrada che congiunge la Siria con l’Iraq, tra Mayadin e Abukamal, è sotto il controllo governativo. Ancora una volta risulta determinante il supporto aereo russo.
Di fatto il grande Califfato non esiste più. Gli irriducibili che combattevano nella provincia di Deir Ezzor si sono ritirati nel deserto, ed altri sarebbero concentrati in una minuscola sacca di resistenza.
Della leadership dell’organizzazione, compreso al-Baghdadi nessuna traccia: che il capo sia ancora vivo come fanno ritenere alcuni comunicati o morto come sostengono con sicurezza russi ed iraniani, principali sostenitori della vittoriosa campagna degli uomini di Bashar al-Assad. A Damasco è atteso, ad horas, un comunicato militare ufficiale.
Se la presenza degli ultimi combattenti in Iraq è limitata ad una zona desertica, in Siria restano piccole enclavi con la bandiera nera a nord-est di Hama e al confine tra Israele e la Giordania, oltre al campo profughi di Yarmouk a Damasco sud. Sul lato orientale dell’Eufrate le forze curde appoggiate dalla coalizione Usa sono sul punto di conquistare entro qualche giorno l’intero territorio che resta ai miliziani.
Report dalla Turchia e dalla parte curdo-siriana riferiscono che i combattenti dell’organizzazione tentano di esfiltrare dal nord della Siria verso il nord Africa per riorganizzarsi nel sud della Libia.