Siria. I ribelli di Ghouta pronti a trattare con i russi

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I “ribelli” dei gruppi islamisti di Ghouta, nella fattispecie i salafiti di Jaish al-Islam (Esercito dell’Islam), di Faylaq al-Rahmane e di Ahrar al-Sham, si sono detti “pronti ad avviare negoziati diretti a Ginevra con la Russia, sotto il patrocinio delle Nazioni Unite” e quindi ad arrivare ad un cessate-il-fuoco. Il proposito sarebbe quello di chiedere l’applicazione della risoluzione 2401 del Consiglio di sicurezza dell’Onu, la quale prevede la tregua ad esclusione che per i gruppi ritenuti terroristi, ma Siria e Russia ritengono proprio le tre formazioni come terroristiche.
La dichiarazione arriva mentre i regolari siriani stanno procedendo rapidamente nella Ghouta orientale, con il 70 per cento del territorio nemico già conquistato.
Nel frattempo l’emergenza umanitaria continua a causa dei bombardamenti dell’esercito, ma va detto che i “ribelli” sparavano sui civili che tentavano di lasciare l’area, come d’altro canto era successo ad Aleppo. In quasi un mese di offensiva sono già 1.350 i civili rimasti uccisi, mentre i convogli umanitari riescono a passare a stento.