Siria. I “ribelli” trasferiscono le armi pesanti dalla zona demilitarizzata attorno ad Idlib

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I “ribelli” siriani hanno lasciato l’area demilitarizzata della loro provincia – roccaforte di Idlib trasferendo nei territori circostanti da loro controllati artiglieria e mezzi pesanti. La “zona demilitarizzata” era stata decisa lo scorso settembre al vertice di Turchia, Iran e Russia sulla crisi siriana, e la risposta positiva dei “ribelli”, in realtà per il 70 per cento qaedisti e salafiti del gruppo Hayat Tahrir al-Sham (Hts) ed il restante 30 per cento militari dell’Esercito siriano libero (Els), ha scongiurato l’offensiva dei regolari che si sarebbe tradotta con un esodo di massa di 800mila civili verso la Turchia.
La Turchia si sta adoperando per contrastare il dominio dei qaedisti dell’Hts delle aree controllate dai “ribelli” sostenendo l’Els ed i gruppi moderati tra cui i miliziani turcomanni, ed è riuscita ad ottenere in occasione dell’accordo con le altre due potenze una “zona demilitarizzata” di 20 chilometri per 5 attorno ad Idlib, dalla quale i “ribelli” dovevano sgomberare gli armamento entro domani ed i qaedisti allontanarsi entro il 15 ottobre.