Siria. I turchi avanzano verso Afrin conquistando centri minori. L’Ypg manda rinforzi

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Nel quadro dell’offensiva anti curda “Ramoscello d’ulivo”, i militari turchi hanno preso il controllo della città curdo-siriana di Sheikh el-Hadid e di altri sei centri minori nella regione di Afrin, importante centro della provincia di Aleppo in mano ai curdi dell’Ypg.
Lo comunica l’esercito turco, nella cui nota si legge che “Le forze di terra supportate dall’aeronautica il 4 marzo hanno stabilito il controllo dei punti abitati ad Afrin, in particolare la città di Sheikh el-Hadid e hanno anche preso il controllo della strada che collega la città di Rajo e Dzhenderes con Afrin. Sono stati eliminati 56 terroristi, e dall’inizio dell’operazione in tutto 2668”.
Quelli che i turchi chiamano “terroristi” sono in realtà i miliziani dell’Sdf, sigla che raccoglie i curdi dell’Ypg (ala armata del Pyd) e combattenti cristiani, sunniti e di gruppi laici; le Sdf sono sostenutee dagli Usa: sono i curdi e le milizie dell’Sdf ad aver rappresentato il primo baluardo all’espansione dell’Isis (si pensi a Kobane) in un’epoca in cui decine di migliaia di foreign fighters transitavano dagli aeroporti turchi, armi per ribelli e jihadisti passavano dalla Turchia alla Siria, i miliziani dell’Isis erano curati negli ospedali turchi e soprattutto il petrolio del “Califfo” andava in Turchia.
Oggi ad Afrin, 200mila abitanti, sono giunti 1.700 combattenti di rinforzo ai curdi, prelevati dai vertici dal fronte anti-Isis nel nord-est. Tra loro vi sono reduci da Raqqa, compresa una unità di arabi-cristiani assiri che ha combattuto assieme ai curdi proprio sul fronte di Raqqa.