Siria. Il centro del potere economico tra la famiglia al-Assad e la società Syriatel

di Alberto Galvi

Nella giornata di ieri il mercato azionario siriano ha sospeso le negoziazioni a causa della più grande compagnia cellulare del paese, la società Syriatel di proprietà di un cugino del presidente Bashar al-Assad, Rami Makhlouf, che è uno degli uomini d’affari più ricchi della Siria.
La decisione della Commissione siriana per i mercati finanziari e i titoli ha segnato un altro sviluppo in un approfondimento delle controversie finanziarie all’interno della famiglia al-Assad, che ha governato la Siria per 5 decenni.
La società, Syriatel, che è una delle più grandi del paese, ha migliaia di dipendenti e 11 milioni di abbonati ed è iniziata a crollare nel 2011.
La scorsa domenica l’autorità siriana delle telecomunicazioni ha dichiarato che Syriatel ha rifiutato di pagare gli importi legalmente dovuti per un ammontare di 4,7 miliardi di dollari per il ripristino del saldo della licenza concessa.
Il settore delle telecomunicazioni siriano è dominato da 2 società del settore privato: Syriatel, di proprietà di Rami Makhlouf, e MTN-Syria, di proprietà di una società di telecomunicazioni sudafricana i cui azionisti includono l’ex primo ministro libanese Najib Mikati, che era proprietario della licenza telefonica originale e intratteneva stretti rapporti con Bashar al-Assad.
Inizialmente Syriatel era una joint venture con Orascom, una grande azienda egiziana, di proprietà del miliardario egiziano, Nagib Sawiris.
Dopo una disputa finanziaria tra le 2 parti, un tribunale siriano ha congelato le attività locali di Orascom, per un valore di circa 49 milioni di dollari. La disputa svelò la partnership, concentrando ulteriormente il potere nelle mani di Makhlouf.
Questa non è nient’altro che l’ultima frattura al centro del potere siriano da quando Bashar al-Assad ha preso il potere nel 1970.
Makhlouf è la prima figura di spicco del regime a criticare apertamente gli Assad, da quando Rifaat, fratello di Hafez al-Assad fece un colpo di Stato negli anni 80, che però non portò a niente di nuovo.
Fino a poco tempo fa il proprietario della Syriatel era uno degli 3 uomini più potenti in Siria come membro di un triumvirato composto da Bashar al-Assad e suo fratello Maher al-Assad, che è un alto ufficiale dell’esercito.
Lo scorso mese, un tribunale siriano ha imposto un divieto di viaggio al proprietario della Syriatel fino a quando non sarà risolta questa disputa sui debiti finanziari in sospeso.
I divieti nei confronti di Makhlouf, tra cui la confisca dei suoi beni e di quelli di sua moglie e dei suoi figli, fanno parte delle misure governative prese nei confronti della persona che una volta si riteneva fosse l’uomo chiave dell’economia del paese.
La Siria sta entrando in una nuova fase di difficoltà economica a causa delle restrizioni imposte alla lotta contro il coronavirus, a seguito delle misure di austerità adottate durante la guerra che ha fatto fuggire dalle loro case quasi la metà della popolazione.
Ricordiamo che il paese asiatico è già sotto la morsa delle sanzioni occidentali che provocano nella popolazione siriana tanta sofferenza a causa della fame e della povertà.