Siria. Macron dà il sostegno politco (ma non militare) alle Sdf

di Francesco Cirillo

Due giorni fa una delegazione di curdi siriani delle Forze Democratiche Siriane (Sdf, sigla che raccoglie i curdo-siriani dell’Ypg, milizie cristiane, sciite, sunnite anti-Isis e laiche) è stata ricevuta all’Eliseo dal presidente francese Emmanuel Macron.
Nel summit Macron ha promesso il supporto politico e militare di Parigi contro le continue minacce provenienti dalla Turchia, che continua imperterrita a minacciare le forze curdo-siriane non ultimo l’attacco alla città di Afrin.
Redur Khalil, responsabile per le relazioni esterne delle Fds, ha affermato che il sostegno politico di Macron e della Francia è importante, giunto in una situazione problematica per le milizie curdo-siriane. Secondo Khaled Issa, rappresentante curdo-siriano della “Siria del Nord”, Parigi sarebbe stata disposta ad inviare truppe nella zona di Manbij.
Tuttavia molti funzionari vicini all’Eliseo hanno dichiarato che per ora Macron si è impegnato nel garantire supporto internazionale con il compito di garantire l’apertura di trattative tra i membri delle Fds e la Turchia. Inoltre la Francia, membro della Nato, ha riconosciuto che la Turchia, anch’essa membro della Nato, ha il diritto di difendere il proprio territorio da possibili attacchi del Pkk, ma ha espresso la condanna per la campagna militare turca.
La stessa presidenza francese ha smentito le dichiarazioni dei rappresentanti delle Sdf circa un intervento militare, e con una nota è stato fatto sapere che “il governo Francese non ha in programma nessuna operazione militare nella Siria settentrionale”.
La Turchia ha tuttavia accusato Parigi di legittimare quelli che considera terroristi affiliati ai miliziani del Pkk, dal momento che per le autorità turche le milizie delle Ypg e delle Forze Democratiche Siriane sono legati al Pkk, che avrebbe stabilito le sue basi nel nord dell’Iraq tra i monti Qandil e nei pressi del monte Sinjar.
Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha dichiarato domenica scorsa di essere pronto a far avanzare le truppe turche verso la cittadina di Tal Rifaat, ma dagli alleati spera in un via libera per prendere Manbij, liberata come molte città occupate dall’Isis proprio dalle Sdf. Contestualmente Ankara sta negoziando con la Russia per ottenere il ritiro del suo contingente presente a Tal Rifaat e impossessarsi della cittadina.