Siria. Offensiva dei governativi sulla provincia di Idlib

di Angelo Gambella

È iniziata nella serata di giovedì la nuova fase della battaglia nella provincia di Idlib, dopo mesi di sostanziale pausa sul terreno, mentre i bombardamenti, i colpi di artiglieria, i raid di fanteria non hanno mai avuto termine.
Intensi combattimenti sono in corso da nel settore sud-est provinciale verso Maarat al-Numan, la principale città della regione controllata dalle milizie ribelli e jihadiste.
L’esercito arabo siriano ha iniziato ad attaccare su più punti del settore in direzione della strategica autostrada M5. Mezzi corazzati e blindati hanno sfondato su due assi di avanzamento la prima linea delle formazioni ribelli siriane e dei gruppi armati jihadisti.
L’azione è partita dopo 48 ore di intensi bombardamenti aerei operati dai caccia e dagli elicotteri siriani ma sopratutto dagli aerei da combattimento russi che hanno distrutto le fortificazioni.
Il bollettino del centro di riconciliazione russo in Siria racconta la fase preliminare della battaglia quando 400 miliziani hanno provato ad anticipare i soldati siriani finendo però in un campo minato. Bilancio di 17 soldati siriani uccisi e 42 feriti. Le perdite dei militanti sono calcolate in 200 tra morti e feriti. Successivamente Umm al-Jalil, a sud di Idlib, è stata la prima località presa nelle prime ore dall’esercito siriano.
La battaglia prosegue con i governativi che anche oggi continuano spingere verso nord.
Fonti locali segnalano anche salve di missili a medio raggio sulle retrovie dei ribelli. Sono diversi i civili nella zona arretrata rispetto al fronte attualmente in fuga verso altri centri abitati.
Dopo 48 ore di battaglia la conta delle località prese dai governativi siriani è salita a 12 tra villaggi ed altri insediamenti rurali strappati al controllo dei miliziani.
Le forze armate di Bashar al-Assad hanno messo sul campo le forze di élite, ovvero la 25ma Divisione missioni speciali (ex Forze Tigre), la Guardia repubblicana e il V Corpo.
Un contrattacco da parte di HTS presso ar-Raffa, con l’uso di un’autobomba guidata da un attaccante suicida (SVBIED) e seguita da unità di élite, non ha avuto successo, con le unità dell’esercito siriano che hanno respinto l’azione.
Su una delle direttrici di avanzamento siriano si trova un posto di osservazione dell’esercito turco. Sarà interessante seguire la situazione dal momento che l’installazione militare rischia di essere a breve circondata dalle forze armate siriane.
Degna di nota la circostanza che navi da guerra russe operanti nel Mediterraneo orientale hanno effettuato oggi lanci di missili di tipo kalibr verso il settore nord di Idlib.